Nina Moric, le prime parole dopo il ritorno in carcere di Corona

Olga Luce

Olga Luce, nata a Napoli nel 1982, è diplomata al liceo classico. Scrive di cronaca, costume e spettacolo dal 2014. Il suo motto è: il gossip è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo (quindi tanto vale farlo bene)! Ha collaborato con Donnaglamour, Notizie.it e DiLei. Oggi scrive per Donnemagazine.it

Condividi

Nina Moric è stata tra le prime a commentare il ritorno in carcere di Fabrizio Corona.

L’ex modella, attualmente imprenditrice e madre di Carlos, ha scelto di non assumere un tono accusatorio o canzonatorio nei confronti dell’ex marito, ma gli ha dedicato alcuni versi di una canzone struggente.

Nina Moric e il chiar di luna

Per quanto il suo aspetto e il suo atteggiamento in generale non lo facciano supporre, Nina Moric è una donna estremamente sensibile e molto più assennata di quanto sia mai stato Fabrizio Corona.

Appassionata d’arte, pittrice a tempo perso e cantante dilettante ma decente, Nina ha dimostrato ancora una volta di non aver alcuna intenzione di infierire sul Fabrizio Corona, limitandosi a manifestare il proprio dispiacere in maniera piuttosto poetica, attraverso le parole di una canzone di una band piuttosto sconosciuta in Italia: i Porcupine Tree.

I due versi scelti da Nina, tradotti, dicono: “Il chiar di luna sanguina dalla tua anima”.

E’ chiaro che Nina Moric capisca perfettamente cosa significhi per Fabrizio Corona ritornare in carcere dopo esserne appena uscito e con ogni probabilità è anche consapevole dell’impatto non esattamente positivo che questo potrà avere sull’equilibrio emotivo di Carlos, il quale aveva cominciato a costruire un rapporto abbastanza piacevole con suo padre.

Fabrizio Corona non migliora

Tra le altre cose, l’affido terapeutico di Carlos a Fabrizio Corona era stato uno dei punti fondamentali della riabilitazione che i giudici avevano stabilito fosse necessaria per l’ex re dei paparazzi.

Costruire un rapporto padre – figlio degno di questo nome, disintossicarsi dalla cocaina così come dall’attenzione dei media (che per individui come Corona provoca dipendenza al pari di una qualsiasi sostanza stupefacente) e tenere una condotta appropriata erano gli unici obiettivi a cui Fabrizio Corona avrebbe dovuto tendere in questi mesi.

A quanto pare non ci si è esattamente messo di impegno: dopo aver tentato di rigare dritto per qualche tempo, Corona si è fatto coinvolgere in risse di vario tipo, è entrato di nuovo in contatto con persone che fanno uso di stupefacenti (è il caso del servizio per Non è L’Arena nel bosco della droga di Rogoredo), ha violato le disposizioni in merito alla sua libertà di movimento (che gli impediscono di uscire dalla Lombardia a meno di non aver ricevuto permessi speciali) e come sappiamo tutti ha messo in seria difficoltà la serenità familiare di Riccardo Fogli denunciando un presunto tradimento della moglie del cantante.

Le disposizioni del giudice

L’episodio di cui Riccardo Fogli è stato vittima non viola alcuna regola imposta dalla legge nel caso Corona, tuttavia è stata considerata da coloro che si occupano di valutare la condotta del galeotto Corona “molto inappropriata”.

A seguito dei comportamenti irresponsabili di Fabrizio, quindi, il giudice si è trovato costretto a rispedire Corona in carcere. Onore al merito di Nina Moric, che si è prestata in questi ultimi mesi a tutti i teatrino imposti dal suo ex marito tentando, allo stesso tempo, di limitare i suoi exploit e di consigliarlo nel migliore dei modi possibili per il bene di Carlos.

Inutile dire che tentare di dare a Fabrizio Corona qualche buon consiglio è come tentare di lavare la testa dell’asino sprecando il tempo e il sapone.