Nicole Minetti inchiesta: spese folli e “seni in faccia al premier”

Decine di migliaia di soldi pubblici spesi per capricci privati e le conferme della sorella della Danese, sentita come teste nel processo” Ruby 2″: “mia sorella mi disse che la Minetti restò completamente nuda”

Una nuova, ma non inaspettata indagine, coinvolge la classe politica italiana. Nel mirino degli investigatori della guardia di finanza sono finiti i soliti noti, consiglieri della Regione Lombardia in quota Pdl e Lega.

Ventidue gli inviti a comparire davanti ai giudici per utilizzo illecito dei rimborsi pubblici e sotto la lente dell’accusa c’è, naturalmente, anche Nicole Minetti.

Lecca lecca e gratta e vinci, sigarette e munizioni, sino ad arrivare ad aperitivi festaioli e cene in ristoranti di lusso.

Tra le spese fuori dall’attività politica contestate alla Minetti, ma pagati con i soldi delle tasse degli italiani, l’acquisto del libro “Mignottocrazia”, un aperitivo all’Hotel Principe di Savoia costato “soli” 832 euro e una cena da Giannino pagata 400 euro. 

In tutto le spese fatte dell’igenista con i fondi del Pirellone ammonterebbero a decine di migliaia di euro.

Intanto nuove testimonianze pendono a sfavore di Nicole nel processo che la vede imputata per induzione alla prostituzione.

La sorella di Chiara Danese, una delle giovani ospiti delle cene ad Arcore, sentita venerdì scorso come teste nel processo Ruby 2 a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti, ha dichiarato:

Dopo la cena di Arcore mia sorella non mangiava più e passava tutta la giornata a letto. Era sotto choc […] mia sorella mi disse che la Minetti restò completamente nuda e mise i seni in faccia al premier“.

Scritto da Style24.it Unit

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