Chi era Nancy Wake: tutto sulla spia inglese ed eroina della Resistenza

Alessia Vitale

Alessia Vitale nata a Ragusa nel 1998. Mi sono trasferita dalla Sicilia a Milano per frequentare l’Università. Sono laureanda in Lettere Moderne presso l’Università degli studi di Milano. Amo la letteratura e tutto quello che riguarda il mondo dei libri.

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Il suo nome in codice era “topo bianco”, per la capacità di restare inosservata, Nancy Wake è passata alla storia come la spia alleata più ricercata dalla Gestapo nella la seconda guerra mondiale.

Divenne una figura di spicco tra gli uomini e le donne che formavano i gruppi della resistenza francese, e fu la donna soldato più decorata dagli Alleati alla fine della guerra.

Chi era Nancy Wake: la storia dell’eroina della Resistenza francese

Nata a Roseneath, in Nuova Zelanda, Nancy Wake all’età di due anni si trasferì a Sidney, in Australia. Qui frequentò la North Sydney Girls High School. A 16 anni andò via di casa a lavorare come infermiera.

Dopo un breve periodo come infermiera si trasferì a Parigi, dove iniziò a lavorare come giornalista. In questi anni collaborò con i giornali Hearst e viaggiò per tutta l’Europa in quanto corrispondente estero. In uno dei suoi viaggi nel 1939 incontrò e sposò un uomo francese, Henri Fiocca.

Dopo lo scoppio della guerra e l’invasione tedesca del suolo francese, Wake rimase bloccata in Francia. In questo periodo fu in prima linea tra le fila dei gruppi maquis della Resistenza francese.

Come partigiana, divenne prima staffetta, ruolo ricoperto spesso da donne anche nella Resistenza Italiana perché le donne erano meno soggette ai rastrellamenti e potevano circolare, a piedi o in bicicletta, senza destare eccessivi sospetti. Successivamente fu sabotatrice e spia, tra le più ricercate dai nazisti, con una taglia di 5 milioni di franchi. Fu soprannominata dalla Gestapo “topo bianco” per la sua capacità di restare inosservata.

La spia più ricercata dalla Gestapo

Braccata dalle spie naziste da quando la Wehrmacht aveva occupato la parte meridionale della Francia, fu costretta a fuggire a Londra. Il marito però rimase indietro e venne catturato dalla polizia nazista. Pur di non tradirla, si lasciò torturare e uccidere dalla Gestapo.

In Inghilterra Wake venne addestrata in spionaggio e sabotaggio per unirsi alla Special Operations Executive. Nel 1944 tornò in Francia in qualità di agente britannico dell’esercito segreto di Churchill.

Da questo momento divenne il principale collegamento fra l’esercito inglese e i gruppi maquis della resistenza francese.

Durante gli anni della guerra fu lei a guidare 7.000 soldati della Resistenza, a distribuire armi, denaro e messaggi in codice, sfuggendo ogni volta alla cattura tedesca. Il suo spirito combattivo, più volte lodato dai compagni francesi, così come dalle forze inglesi, la rese una delle donne più decorate del dopoguerra.

Dopo la guerra

Finita la guerra, la spia inglese fu onorata con la George Medal, la Medaglia della libertà americana, la Médaille de la Résistance e tre volte la Croix de Guerre. Anche dopo la fine della guerra, continuò a lavorare per l’intelligence dell’Air Ministry. Si dimise solo dopo le seconde nozze con l’ufficiale della Royal Air Force, John Forward.

La famosa spia si è spenta il 7 agosto 2011 a Londra. Nel 1985 Wake pubblicò la sua autobiografia “Il topo bianco”, che divenne presto un bestseller.

La sua figura fu d’ispirazione per diversi libri, film e serie tv, tra cui True colors.