Nadal, Steffi Graf e la differenza uomo-donna

Oggi sono in vena di riflessioni. O chiss…, forse di polemiche. Osservate, s’il vous plait, il video qui sopra. Si intitola “La differenza pi— grande tra uomini e donne“. Mostra la diversa reazione di due campioni di tennis, Rafa Nadal e Steffi Graf, ad un’identica, giocosa proposta di matrimonio che giunge dagli spalti durante una partita.

Alla domanda: “Rafa, will you marry me?” (Rafa, vuoi sposarmi?), l’atleta spagnolo risponde con un timido cenno della mano ed un fugace sorriso. Alla domanda: “Steffi, will you marry me?“, la tedesca replica scherzosamente: “How much money do you have?” (Quanti soldi hai?).

La risposta di Steffi Š molto divertente, senza dubbio. Quando l’ho sentita ho sorriso. Poi, per•, mi sono chiesto: “A ruoli invertiti avrebbe funzionato?“.

No. Non allo stesso modo, almeno.

L’ipotetico scambio “Rafa, vuoi sposarmi? – Quanti soldi hai?” sarebbe anomalo. La filosofia alla base del nostro attuale sistema di convenzioni si regge sull’assunto che l’uomo Š potere e la donna Š bellezza. Ad una proposta simile, sia l’uomo che la donna possono reagire con un tenue sorriso ed un gesto della mano, ma che l’uomo replichi “quanti soldi hai?” suonerebbe strano, poco adeguato. Perch‚ nella testa di molta gente Š ancora il maschio a doversi occupare della femmina, ad aver l’obbligo di mantenere la famiglia, a dover far soldi.

Qualcosa oggi sta cambiando, ma non prendiamoci in giro: Š difficile liberarsi di stereotipi vecchi di millenni. 

 Certamente l Steffi vuole prendersi gioco d’un clich‚. Visto che le donne sono accusate di essere attratte pi— dal portafoglio che dal resto, ribatte alla simpatica proposta proprio con quella frase. Nadal potrebbe farlo, foss’anche come battuta? Il clich‚ impone all’uomo di avere potere (soldi). Lui ne ha, quindi pu• limitarsi a sorridere. Anche Steffi ne ha, tuttavia coglie l’occasione e trafigge i conformismi con quella arguta stilettata. 

 Uomini e donne, differenti da un punto di vista anatomico e caratteriale, dovrebbero essere perfettamente eguali sotto l’aspetto economico e giuridico. In televisione, massima espressione degli archetipi sociali (pi— semplice/banale Š il messaggio, pi— diviene fruibile), ci• non accade quasi mai: immaginatevi dei Velini che ballano sul bancone di Striscia, ad esempio. Oppure la Finale di Mister Italia in prima serata su Raiuno. O il bellone di turno che fa da quieto valletto alla seria conduttrice (perch‚ c’Š Fazio con Filippa Lagerback e non un Lagerback con una Fazia?).

La donna Š spesso costretta a muoversi su binari prestabiliti, senza possibilit… di esprimere se stessa al 100%. Ma attenzione, anche l’uomo lo Š. Quasi fossimo tutti assorti a giocare di continuo a “marito e moglie“, come all’asilo. Tu sei Uomo, racimola denaro e bevi birra e parla di calcio. Tu sei Donna, prepara la cena e pensa ai trucchi e ai vestiti.

Rifiuto categoricamente queste etichette. Non sono un prodotto da smerciare, ma un individuo. E come tale, rivendico il mio diritto di non seguire miseri canovacci o copioni imposti da altri. Voglio – anzi no, pretendo – di potermi esprimere a tutto tondo, di non essere il Big Jim di nessuna Barbie e di poter domandare: “Quanti soldi hai?” a chi fosse cos matta da gridarmi: “Mi vuoi sposare?“.

Una provocazione, certo. Ma finch‚ non potremo farlo liberamente, finch‚ insisteremo nel mettere paletti e nel fare distinzioni, a mio avviso non ci sar… possibile dire d’aver raggiunto una piena parit… tra i sessi.

(video tratto da happyblog) 

Scritto da Style24.it Unit

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