Mr Format vs Mr Fantasy: ecco come è morta l’immagine in Tv dopo Massarini

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Nei primi anni ‘80, un programma basato sui nascenti video musicali e animati con il computer apriva la strada alla sperimentazione visiva in televisione.

Lo conduceva Carlo Massarini e si chiamava Mr Fantasy.

Dopo di allora, quella strada è rimasta però completamente deserta, per lasciare spazio alle immagini delle discariche de Il Grande Fratello.

"Il successo- racconta Massarini– il limitato (e affascinante) successo di Mister Fantasy era dovuto a quell'intenzione: portare le idee ‘difficili' delle tecnologie e delle poetiche del mondo contemporaneo a dei livelli diciamo abbordabili per la massa dei telespettatori".

Gli eredi della generazione di Mr Fantasy sono oggi migliaia di ragazzi sopravissuti alla fetida Casa del Big Brothers, che proseguono con il computer la ricerca di nuove atmosfere visive mescolando immagini campionate con i suoni elettronici.

Sono i VJ, artisti che beffardamente condividono il nome con una categoria di presentatori che frequenta proprio la tv, Mtv in specifico, ma che non hanno nulla in comune con loro.

In queste settimane, il movimento vjing è stato celebrato dal primo compendio di Vj culture, formato da un libro e un dvd.

Lo ha curato Michael Faulkner, si chiama "D-Fuse – VJ, Audio-visual Art and VJ Cultur" ed è edito da Laurence King Publishing.

"La selezione mondiale di vj crews compilata da Faulkner – scrive Neural a proposito di quest'opera- sottolinea alcuni dei più raffinati esperimenti in una comunità relativamente ampia…L'elite produttiva di una generazione esprime così la sintesi della metabolizzazione di cent'anni di visioni cinematiche tutto d'un botto".

"Il vjing…(è) il risultante, entusiasta esperimento dal vivo di mescolare i molti dialetti visuali (web design, video art, cinema sperimentale, astrazioni 3D, animazione, sequenze in 8mm) e molti ibridi codificati in maniera affascinante in tutto quello che può essere reso come sequenza di immagini (apparentemente) in movimento".

"In definitiva un banco di prova per l'intero futuro della cultura visuale".

Perché invece, si chiede Massarini su Golemindispensabile, in tv "la strada della visione è stata così trascurata?".

"Mi pare -denuncia il conduttore- che la televisione abbia rinunciato progressivamente ad una sua quasi naturale vocazione: quella visionaria".

"Avrebbe potuto essere un contenitore generoso per il cinema di animazione, per la video arte, per gli stessi video musicali, che in realtà non hanno ricevuto un impulso di ricerca fuori dalle strettoie promozionali".

"Anche produttivamente ospitare queste produzioni più legate all'immagine avrebbe potuto non essere così oneroso, mentre l'unica strada della visione sembra essere stata quella, indubbiamente prolifica, dello straniamento, del montaggio, degli avanzi (la poetica delle Schegge, o di Blob, per intenderci)".

"Perché – si chiede- la strada della visione è stata così trascurata?"

Le telecamere piazzate nella discarica della Casa di Canale 5 suggeriscono una risposta pertinente ed emblematica.

Mr Fantasy ha rappresentato una speranza, soffocata da Mr Format (che è il nome -bellissimo!- del mio blog, ma è purtroppo anche una prassi di produzione industriale dei contenuti tv che lascia poco spazio alle idee originali, e ancor meno a quelle coraggiose…)
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