Morte di Avicii, la lettera

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

Tag: Avicii
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Venerdì 20 aprile 2018 è morto il noto dj svedese Avicii.

La cause della morte sono ancora sconosciute, si ipotizza un suicidio, ma nulla è certo. Nel 2016, il dj, è stato costretto ad abbandonare i palchi e le interpretazione dal vivo a causa di problemi di salute. Oggi, come ieri, la lettera è da pelle d’oca.

Le parole di Avicii

Il 29 marzo 2016 Avicii, in occasione del suo stop alle esibizioni dal vivo, decise di scrivere una lettera d’addio per ringraziare i fan.

La lettera recitava: “Ciao mondo, grazie per avermi permesso di raggiungere così tanti sogni. Sarò grato per sempre per aver potuto vivere e ottenere tutto ciò che ho grazie all’aiuto del team intorno a me e dei miei fan. Grazie a tutti i miei seguaci nel music business per aver iniziato un nuovo movimento che ha travolto il mondo, e sono stato fortunato a starci nel mezzo. Grazie ai miei partner in questi anni che hanno creduto in quello che ho creato e hanno voluto far crescere il mio lavoro fino a raggiungere una vera presenza globale.

Prima di tutto grazie a mio fratello e partner Ash: è stato un periodo veramente incredibile e tutto ciò è stato reso possibile grazie ai nostri sforzi collaborativi, yin e yang, fratello e fratello, manager e artista. Avrò sempre nel cuore questo pezzo di strada con te, non importa dove ci porterà da qui. Potrei scrivere di più ma il nostro viaggio è di là da finire. Grazie a tutti alla At Night, un grazie speciale a tutti quelli che hanno fatto parte del team dal primo giorno perché senza il vostro lavoro non sarei stato qui.

Grazie a Carl Vernersson, Filip Holm, Marcus Lindgren, Victor Lee e Panos Ayassotelis. Grazie ai team di Johnny Tenander, Per Sundin, Max Hole, Neil Jacobson e Joakim Johansson non in quest’ordine. La vostra lealtà e il duro lavoro sull’etichetta e sui problemi di pubblicazione mi hanno permesso di sentire sempre come se ci fosse qualcuno a proteggerci, e mi ha dato la necessaria forza. Grazie. Grazie Robb Harker, Malik Adunni, David Brady, Andrew Mckeough, Rob Woo e Felix Alfonzo mi avete aiutato a capire come si fa un tour nel modo più funzionale possibile per un ragazzo della mia età e la mia strada sarebbe stata molto più buia senza il vostro supporto personale in un momento cruciale.

Grazie Semi Baddredine per il sostegno personale, le chiacchiere e l’aiuto a crescere. Ho la strana sensazione che potrei essere morto se non ci fossi stato tu e per questo ti vorrò sempre bene e ti sosterrò. Grazie a Ciara Davy, Michael “Curly” Jobson e all’MJM team, Harry Bird e Charlie Alves per aver reso i miei anni in tour meravigliosi durante il migliore dei periodi e per averli fatti durare nei momenti peggiori.

Spero che troveremo il modo di continuare a lavorare insieme. Grazie a tutti gli artisti, musicisti e autori che mi hanno aiutato a sviluppare musicalmente e personalmente, la lista è lunga ma non c’è nessuno con cui ho lavorato dal quale non ho imparato qualcosa. Un enorme grazie a tutti i miei amici nell’industria. Grazie a Jesse Waits della XS per essere stato un amico gigantesco e una roccia nei momenti più difficili.

E grazie, senza un ordine particolare, a Jonathan Schwartz, Austin Leeds, Pete Moutso, Dave Grutman, Noah Tepperberg, Jason Strauss, Sean Christie, Carlos Correal, Rob Fernandez, Eddie Dean, Adam Russakoff, Mike Satsky, Trecia Laird, Lisa Pillette, Marcella Barrett, Zoe Stainsby, Joe Bellioti, Yann and Romain Pissenem, John e Paul in Ibiza, Fricko, Sean, Marcus, Awat, Lucas, Ludde, Calle, Johannes, Filip, Levan, Otto, Oliver, i miei fratelli David e Anton, mia sorella Linda, i miei genitori Anki e Klas.

Grazie a tutti quelli che non ho incluso in questo momento. Ci sono state tantissime persone di cui parlare, persone che hanno avuto un impatto su di me, e mi dispiace se mi sto dimenticando di qualcuno. Ultimo, ma non meno importanti, grazie ad ogni singolo fan che abbia mai comprato un biglietto o sia entrato di straforo, che abbia comprato una canzone o l’abbia scaricata, scritto commenti positivi o odiosi.

Sono le vostre idee e pensieri sulla musica che mi hanno aiutato a crescere e vi devo veramente tutto. La mia strada è stata ricca di successo ma ci sono stati anche i singhiozzi. Sono diventato adulto mentre crescevo come artista, sono arrivato a conoscermi meglio e ho capito che c’è molto che voglio fare nella mia vita. Ho molti interessi in campi differenti ma pochissimo tempo per esplorarli bene. Due settimane fa mi sono preso del tempo per viaggiare negli States con degli amici e il team, solo per vedere e pensare alle cose in un modo nuovo.

Mi ha aiutato a capire che dovevo necessariamente fare quel cambiamento che mi stava distruggendo da un po’. Le mie scelte e la mia carriera non sono mai state guidate dalle cose materiali, anche se sono grato a tutti per le opportunità e gli agi che il successo mi ha permesso. So che sono fortunato a viaggiare per il mondo e a suoanre, ma ho pochissimo per me, per la vita della persona oltre all’artista.

Non smetterò mai con la musica, continuerò a parlare coi miei fan attraverso di lei, ma ho deciso che questo 2016 sarà l’anno del mio ultimo tour e degli ultimi concerti. Vediamo di finire con un botto! Una parte di me dice “mai dire mai”, potrei tornare… ma di sicuro non presto. Sempre vostro Tim Bergling / Avicii”.

Questa lettera è commovente come non mai.

La risposta dei colleghi

La notizia della morte di Avicii ha fatto in un baleno il giro del mondo.

Numerosissimi i messaggi dei colleghi e dei fan. In primis David Guetta, con cui aveva collaborato per alcune canzoni, scrive: “È successo qualcosa di veramente orribile. Abbiamo perso un amico con un cuore così bello e il mondo ha perso un musicista di incredibile talento. Grazie per le tue bellissime melodie, per il tempo che abbiamo condiviso in studio, suonando insieme come dj o semplicemente godendoci la vita da amici. Riposa in pace”.

Anche il dj e produttore Steve Aoki scirve: “Non posso credere alla notizia. È così difficile da scrivere. Una perdita pesante, pesantemente pesante. Mi manchi caro amico. Fuck fuck. Adam Lambert, nuovo frontman dei Queen, ha scritto: “Rip Tim. Eri un geniale compositore e uno spirito gentile. Fare musica assieme è un bel ricordo“. Moby, cantante e dj, ha commentato la foto del giovanissimo produttore con una semplice frase che racchiude quello che pensano i suoi fan: “Questo è solo straziante”.

La cantante Vanessa Carlton ha pubblicato una foto del produttore per esprimere la sua tristezza, commentando: “Sei molto amato”. Tomorrowland, il festival di musica elettronica che si svolge in Belgio, nella sua pagina ufficiale Instagram ha pubblicato una foto di Avicii con la frase: “Per sempre nei nostri cuori”.

La parole di addio Avicii risultano ancora più strazianti della prima lettura. I tantissimi messaggi che, via via, leggiamo sui social sono tutti carichi di dolore e di domande.