Moda anni 90: i capi da acquistare assolutamente

Olga Luce

Olga Luce, nata a Napoli nel 1982, è diplomata al liceo classico. Scrive di cronaca, costume e spettacolo dal 2014. Il suo motto è: il gossip è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo (quindi tanto vale farlo bene)! Ha collaborato con Donnaglamour, Notizie.it e DiLei. Oggi scrive per Donnemagazine.it

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La moda anni Novanta è tornata assolutamente in voga: il decennio d’oro dell’alta moda, in cui cominciò la venerazione per top model dal corpo perfetto e l’ascesa inarrestabile del glamour ha lasciato un segno indelebile nella moda e soprattutto nell’immaginario dei decenni successivi.

Nonostante questo non è detto che tutto ciò che indossavamo negli anni Novanta si debba necessariamente salvare: ecco cosa si deve assolutamente tenere ancora nell’armadio e cosa, invece, è meglio che rimanga negli anni Novanta.

Moda anni 90: il glamour e il grunge

Se lungo le passerelle delle più grandi maison della moda mondiale negli anni Novanta imperava il glamour, nelle strade, nelle scuole e soprattutto negli armadi dei teen ager dell’epoca le cose erano molto diverse.

Valentino Garavani, Chanel, Versace e Ferré negli anni Novanta proponevano colori sgargianti, ampie spalline (un’eredità degli anni Ottanta di cui la moda non si era ancora liberata), gioielli vistosi e, in linea generale, uno stile che si poteva definire aggressivo ma di classe, bon ton ma da donna in carriera.

Negli stessi anni però dagli States, e più precisamente dalla città di Seattle, stava montando l’ondata grunge che avrebbe raggiunto ogni angolo del mondo e che, naturalmente, arrivò ad influenzare pesantemente anche il modo di vestire dei giovani italiani.

Curt Cobain dei Nirvana ed Eddie Vedder dei Pearl Jam diventarono non soltanto i simboli di una generazione ribelle e disposta a tutto pur di raccontare il proprio modo di vedere il mondo, ma anche delle vere e proprie icone della moda.

Cosa resterà degli anni 90?

Dalla principale corrente dello streetwear anni 90, cioè proprio dal grunge, la moda di oggi riprende e reinterpreta alcuni capi must have che dovrebbero trovare assolutamente posto nell’armadio delle fashioniste di trent’anni dopo.

La camicia a scacchi, quella di flanella da boscaiolo, è letteralmente una pietra miliare della moda grunge. Che sia oversize o che sia della taglia giusta, può essere declinata in grigio o rosso, ma guai a provare combinazioni di colore eccentriche, meglio rimanere sul classico.

Gli anfibi e gli stivali combat hanno fatto il loro glorioso ritorno tra le scarpe autunno inverno 2020 ma chi ama il grunge non li ha mai dimenticati.

Oggi come allora il must have degli anfibi è un paio di Doctor Marten’s, in qualsiasi colore vengano prodotte. Anche in questo caso il nero e il rosso cupo sono i colori più consigliati.

Il chiodo di pelle in realtà non è mai tramontato. Quest’anno l’abbiamo visto sfilare in passerella pieno di borchie e di spike, ma la sua versione classica. mini o midi, è sempre attuale.

Per quanto riguarda lo stile glamour forse tra le cose da salvare ci sono le gonne glitterate o di similpelle lucidissima dai colori più improbabili. E gli abiti – sottoveste di raso, che hanno reso famosa la controversa Curtney Love? Bellissimi, da portare con moderazione.

E le t-shirt stampate dai colori ma soprattutto dalle stampe improbabili dovrebbero essere recuperate? Assolutamente no, forse rientrano tra le cose degli anni Novanta che è meglio dimenticare del tutto.