Sul finire degli anni ‘80 fino ai primi mesi dei ‘90 ricordo che Mike Tyson era talmente popolare da essere divenuto per antonomasia il simbolo di una devastante seppure focalizzata violenza fisica.
Nella mia mente giovanile si svolgevano spesso immaginari e improbabile incontri di lotta durante i quali si incontravano personaggi piuttosto eterogenei, come ad esempio uno stereotipico vecchio maestro di kung-fu e il succitato pugile di colore.
Per quanto il primo avesse dalla sua un controllo, una prontezza di riflessi e una preparazione quasi sovraumani, puntualmente il match finiva all’istante con il primo potente diritto sferrato dal boxeur contro il viso dell’orientale guru.
Lo zen è zen, va bene, ma un cazzotto in piena faccia è pur sempre letale.
Mike Tyson sarebbe poi passato rapidamente a un declino vertiginoso, complice la condanna per stupro e un immediato sfacelo sportivo dovuto a un ritorno sul ring prima di aver raggiunto la piena forma fisica e contro avversari all’apice della loro carriera.
Per quanto il personaggio abbia assunto sfumature molto controverse (il carcere per un reato dubbio ma sempre odioso, il comportamento scorretto sul ring), è comunque rimasto a galla grazie a uno status incontestato di celebrità globale, che gli ha permesso di comparire anche in pellicole e serie televisive molto famose (il primo Una notte da leoni e una comparsata in How I met your mother, per citarne alcune).
Il tatuato lottatore ha ormai appeso i guanti al chiodo, ma nonostante i guadagni stellari ha sempre dovuto combattere con i pericoli di un tracollo finanziario ed esistenziale, anche a causa di una condotta all’insegna degli eccessi.
Il suo stile di vita, infatti, anche ora sarebbe talmente eccessivo da averlo portato a un passo dalla morte, come ha ammesso di recente durante la registrazione di un programma televisivo in cui ha poi annunciato di voler mettere la testa a posto: “Voglio vivere la mia vita sobria.
Non voglio morire. Sono a un passo dalla morte perché sono un alcolista.“
Ricordando il proprio passato non proprio limpido Iron Mike ha scelto di cercare la strada della redenzione: “Sono stato un cattivo ragazzo. Ho fatto molte cose cattive e voglio essere perdonato. Voglio cambiare, ora voglio vivere una vita diversa“.
A partire da tutte le sostanze nocive: “Negli ultimi sei giorni non ho bevuto o preso droghe e per me questo è già un miracolo.
Ho mentito a tutti: ancora pensano io sia sobrio, ma non lo sono. Questo è il mio sesto giorno.”
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