Michelle Hunziker parto: il ritorno lampo a Striscia la notizia

Condividi

Striscia la notizia è un divertimento.

Se avessi avuto una professione normale, che mi impegnava 8 ore al giorno, mai e poi mai sarei tornata a lavorare poco dopo il parto

La notizia data da Ricci del ritorno lampo di Michelle Hunziker alla conduzione di Striscia la notizia a pochi giorni dal parto, confermata poi dalla presenza della conduttrice, in forma perfetta, dietro il bancone del tg satirico, aveva alimentato numerose polemiche.

Soprattutto tra i comuni mortali…

Vuole tornare già domani a Striscia la notizia, vuole dimostrare che la maternità non è una malattia” – aveva comunicato l’ideatore del tg, scatenando una serie di commenti amari sulla pagina virtuale del nostro blog.

Uno tra tutti:

Questo è il messaggio sbagliato che la Hunziker, insieme alla Belen tempo fa o la Carmen Russo hanno lanciato ai media. Donne fisicamente molto fortunate, vip che vivono un alto stile di vita che permette loro di non farsi mancare assolutamente nulla e di curarsi al meglio e dai migliori specialisti, di dedicarsi appieno alle loro ambizioni perchè possono pagare la domestica, la babysitter, l’autista ed il bodyguard tutto fare, ecc,ecc… Facile parlare quando nella vita ci sono una serie di persone che svolgono ogni compito mentre il loro dovere è solo quello di presentarsi e prestarsi a fare le star. La maternità certamente non è una malattia ma neanche pubblicità per non parlare che ci sono tante donne che hanno complicazioni in gravidanza e problemi dopo il parto e una vita vera da portare avanti senza domestica, autista e quant’altro…!“.

Ed ecco che arrivano le puntualizzazioni della neo-mamma di Sole, in un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera:

No, non era quello il mio messaggio. Striscia la notizia è un divertimento. Se avessi avuto una professione normale, che mi impegnava 8 ore al giorno, mai e poi mai sarei tornata a lavorare poco dopo il parto. Voglio godermi la mia bambina.

Esco di casa verso le 17.30, arrivo in redazione alle 18, vedo servizi e notizie della giornata, vado al doppiaggio, poi in sala trucco, infine in onda.

Prima di uscire di casa dò la poppata alla bimba, poi come tantissime mamme mi tiro il latte e il biberon verso le otto glielo dà Tomaso, o Aurora, o la tata. Rientro verso le nove e mezza o le dieci, pronta per la nuova poppata. Questo è tutto“.

Poi, in difesa della maternità, conclude:

Io sono una grande sostenitrice della maternità, lo ero già a 18 anni. La maternità è sacra e va tutelata.

Mi intristisce sapere che in Lombardia la natalità è zero. Del resto è comprensibile, le donne si vogliono realizzare e hanno paura di fare figli. Il sistema della maternità non funziona in Italia. Le donne spesso rientrano dopo il periodo di maternità e trovano ridotti i propri ruoli, vengono declassate. Questo è inammissibile. Anche la lunga assenza di una donna, magari in un ruolo chiave, può essere fortemente penalizzante per un’azienda. Lo Stato deve intervenire“.

Foto © Getty Images