La nuova commedia dell’autore pugliese
Ridendo e scherzando (ma anche versando lacrime amare), Sergio Rubini è arrivato alla dodicesima regia.
Per quanto generalmente apprezzato come attore dotato di una notevole versatilità, l’attore pugliese è stato anche capace negli anni di imporsi come una voce autoriale riconoscibile in un’industria come quella italiana che fagocita nomi e persone senza pietà.
Mi rifaccio vivo, lieve commedia degli equivoci, segue infatti due opere più ambiziose come Colpo d’occhio e L’uomo nero, costituendo un ritorno al cinema all’insegna della risata e del desiderio di disimpegno.
Protagonista della pellicola è Biagio Bianchetti (Lillo Petrolo), un imprenditore felicemente sposato (con Vanessa incontrada), ma gravato da un enorme senso di inferiorità. A provocarlo, sin dai tempi della scuola, ci ha pensato Ottone Di Valerio (Neri Marcorè), stereotipo vivente della figura del figlio di papà, viziato e arrogante.
I due sono sempre stati separati da un conflitto feroce, segnato dall’umiliazione costante di Biagio e dall’inconsapevolezza spensierata di Ottone.
Quando quest’ultimo riesce a batterlo anche nel campo degli affari Biagio decide quindi di farla finita.
Una volta arrivato in Paradiso lo aspetta però una sorpresa: grazie a una buona azione compiuta in vita potrà tornare sulla Terra per una settimana, scegliendo un corpo da abitare. La vendetta è a portata di mano, sopratutto perché il prescelto è Dennis Rufino (Emilio Solfrizzi), ovvero il manager cui Ottone ha affidato la propria azienda.
Biagio si introdurrà quindi nella sua vita e cercherà di rovinarlo completamente. La vicinanza all’uomo tanto detestato gli consentirà tuttavia di vedere le fragilità e le insicurezze di colui che aveva sempre considerato un nemico, anch’esso a un passo dal tracollo. Biagio coglierà dunque l’occasione per ravvedersi?
Nel cast troviamo anche Margherita Buy e Valentina Cervi. Ricordiamo che il film esce in occasione della Festa del cinema, durante la quale tutti i biglietti (o quasi) costano 3 euro.