Mediaset punta il prossimo anno sui format tedeschi

I più bravi autori di format televisivi  in Europa?

Secondo i dirigenti di Mediaset sono i tedeschi ad aver compiuto il salto di qualità più rilevante in questo campo.

Ne spiega i motivi Francesco Mozzetti, responsabile del settore vendite ed acquisti del Gruppo del Biscione:

Mediaset è partner di Zdf, Bavaria e SevenOne International. La Germania da tempo è molto agguerrita nella produzione di format televisivi ed ha migliorato molto la qualità dei propri prodotti rispetto a quelli di qualche anno fa.

Negli anni Novanta, i tedeschi hanno investito molto in talenti, mettendoli nella condizione di scrivere bene per la televisione.

A differenza di italiani e francesi, i tedeschi hanno la fortuna di non vantare una grossa tradizione cinematografica alle spalle. E questo fa sì che nella produzione televisiva subiscano meno il peso di questa tradizione.

Tanto per dare un'idea, in Germania si producono circa 2.000 ore contro le nostre 700, e riguardo alle tecnologie e alla scrittura il Paese non ha nulla da invidiare agli americani.

Il giudizio di Mozzetti si trova in questo articolo di Daily online a firma di Viviana Musumeci che anticipa i format acquistati da Mediaset per la prossima stagione, le alleanze stipulate con società francesi, inglesi e americane, i trend di mercato.

Anche l'anno prossimo la tv italiana trascura le novità, come i cartoon per adulti in auge in Giappone, e va sempre sul sicuro, puntando sulle formule più collaudate come il game show:

E' un prodotto -spiega Fabrizio Battocchio, responsabile del dipartimento che gestisce i format Mediaset– sempre spendibile per il nostro tipo di tv. Offre garanzie ed è frutto di una produzione serrata…

al Miptv ho avuto modo di visionare molte proposte in tante declinazioni. Quest'ultima è del resto una caratteristica tipica che rende il game show un genere particolarmente versatile e pertanto appetibile.

Interessante l'analisi comparativa di Mozzetti sui sistemi e sui costi di produzione nei vari Paesi europei:

Non abbiamo predilezioni per un mercato o un altro, ma è anche vero che i programmi che trasmettiamo devono garantire almeno una share del 7%.

Per un'ora di programma, approssimativamente in media spendiamo tra i 5.000 e i 6.000 euro (in un anno il budget per gli acquisti oscilla tra i 100 e i 200 milioni di euro, ndr).

Questa è, del resto, la cifra che viene investita anche in Paesi come Germania o Francia.

In Grecia o in Portogallo, invece, i valori sono di gran lunga inferiori e per questo non possono garantire lo stesso livello di qualità al quale siamo abituati. Per quanto riguarda invece la produzione spagnola è molto orientata al mercato locale.

Scritto da Style24.it Unit

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