Matano, la telefonata a Domenica In contro la giuria di Ballando

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Il giornalista Alberto Matano si è scagliato ancora contro la giuria di Ballando con le stelle.

Per esprimere il suo punto di vista, ha scelto di chiamare in diretta Mara Venier nel corso di Domenica In.

Matano, la telefonata a Domenica In contro la giuria di Ballando con le Stelle

Alberto Matano proprio non riesce a digerire il comportamento della giuria di Ballando con le Stelle. Il giornalista, che era già apparso parecchio adirato durante la seconda puntata del talent show andata in onda nella serata di sabato 15 ottobre, ha deciso di ribadire il suo punto di vista telefonando in diretta a Domenica In mentre erano in studio alcuni concorrenti del programma di Milly Carlucci.

Il conduttore de La vita in diretta ha affermato di non aver apprezzato il comportamento dei giudici, puntando l’indice soprattutto contro la collega Selvaggia Lucarelli e la ballerina Carolyn Smith.

In particolare, a Mara Venier ha spiegato: “La giuria non può pensare di avere sempre ragione. Il tesoretto, fin dai tempi di Sandro Mayer, è nato con l’intento di salvare, ripescare, chi è stato penalizzato dalla giuria. Io ieri sera ho visto una giuria altalenante e bizzarra”.

Le accuse del giornalista

Rispetto a Carolyn Smith, Matano ha criticato il fatto che avesse affermato di non voler dare più di 6 a tutti i concorrenti ma di aver poi assegnato un 10 a Gabriel Garko, ad Alessandro Egger e ad Alex Di Giorgio. “Prima si dice una cosa poi se ne fa un’altra. Chi è uscito prima è stato svantaggiato”, ha sottolineato il conduttore.

Riprendendo le parole di Selvaggia Lucarelli che ha sollecitato Enrico Montesano a portare in pista qualcosa di diverso e lontano dal suo personaggio dopo la samba incentrata sul film Febbre da cavallo, l’ex mezzobusto del Tg1 ha tuonato: “Non si possono dire queste cose a Montesano e poi altri che portano il loro mondo vanno bene.

Bisogna essere più obiettivi e meno istintivi”.

A Guillermo Mariotto, invece, ha contestato: “Si diverte a dare zero, uno o dieci a seconda dei casi sbilanciando così la gara”.