Masters of Magic, la sfida della magia

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Ieri sera ho visto un pezzo di Masters of Magic su raidue.

La Sfida dei Maghi, esatto. Ho aspettato che facessero sparire il commentatore etilico della Nazionale su raiuno o Sallusti ospite a Ballar• su raitre, ma non c’Š stato verso.

(Alla trecentesima ospitata di Concita De Gregorio o Maurizio Lupi ti viene l’idea che forse gli “opinion leader” della politica siano un po’ sempre gli stessi, ma vabbŠ)

Tra il calcio, la politica e gli spettacoli di magia c’Š correlazione: si tratta sempre di fregare il prossimo con qualche gioco di prestigio.

Con la differenza che l’illusionista ti inganna e tu sei contento. Andatelo a dire a quei tifosi presi in giro da Cristiano Doni & Soci. O a quelli che applaudono quando l’illusione Š scritta in un decreto legge.

I prestigiatori di ieri sera erano molto abili. Per scoprire l’inganno ho provato a seguire un vecchio consiglio, cioŠ NON guardare dove vogliono che guardi. L’illusionista Š un maestro nel distrarti, nello spostare la tua attenzione su una mano mentre esegue la manipolazione con l’altra.

Alcune volte – lo ammetto – non ce l’ho fatta, erano davvero troppo rapidi (e i giochi troppo belli per rovinarli cercando il tranello). Altre volte, invece, sono riuscito a cogliere l’attimo ed a capire dov’era il trucco. Carte nascoste in posti impensabili, specchi, aperture mimetizzate. Trucchi onesti, se mi Š concesso l’ossimoro. Diversamente dal calcio e dalla politica.