Marmellata di limoni: ricetta 100% siciliana doc

La marmellata di limoni è molto conosciuta al sud Italia. Ci sono molte ricette, ma quella siciliana doc è senza dubbio la migliore. Eccola.

La marmellata di limoni è originaria della regione Sicilia. Qual è la sua ricetta per essere considerata al 100% siciliana doc? L’importanza degli ingredienti è senza dubbio nota. Questi devono essere di origine siciliana. Vedremo, inoltre, che tipo di preparazione ha e che tradizione c’è dietro a questa ricetta.

Importanza degli ingredienti

Per una marmellata di limoni siciliana ci vogliono, ovviamente, agrumi che provengono dalla Sicilia. Esiste un tipo di limone che viene proprio dall’isola italiana.

Di forma ellittica o sferoidale, il limone di Sicilia è di grosse dimensioni, più grosse rispetto a quelli che utilizziamo comunemente. La sua buccia, che non deve essere mai trattata, può andare dal verde chiaro al verde scuro. mentre la polpa dev’essere di un giallo carico, ovviamente anche questa non trattata per garantire un gusto buono e naturale.

Il succo è di colore giallo citrino, il comune colore del succo di limone. Genericamente, quando filtrato il succo di limone ha una resa superiore al 25%, mentre l’acidità dovrebbe essere intorno a 5,5%.

Per realizzare la marmellata di limoni c’è bisogno di pochi ingredienti. Ci vogliono solamente quindi 1 kg e mezzo di limoni di Sicilia e dello zucchero. In genere si consiglia di utilizzare 1 kg di zucchero per ogni chilogrammo di frutta, anche se ci sono delle ricette che richiedono meno zucchero delle altre. Dipende anche da quanto volete che sia zuccherata la vostra marmellata.

Preparazione

Per prima cosa, dobbiamo lavare tutti i limoni non trattati, avendo cura di raschiarli bene, magari con l’aiuto di una spazzolina. In tal modo si lava via qualsiasi traccia di terra o di sporco.

Teniamone anche uno da parte, che verrà utilizzato alla fine della ricetta. Mettiamoli poi in una casseruola con dell’acqua bollente quanto basta e li facciamo cuocere per circa 20 minuti dal bollore.

Togliamo dal fuoco, scoliamo i limoni e cambiamo l’acqua. Riportiamo la nuova acqua a bollore, immergiamo ancora i limoni e facciamoli cuocere per altri 20 minuti. Ripetiamo un’altra volta questo passaggio, facendo bollire per altri 20 minuti i limoni in nuova acqua. Questo procedimento serve a togliere il gusto amaro e acido del limone.

Togliamo poi gli agrumi dalla casseruola con l’aiuto di un mestolo forato e conserviamo anche l’ultima acqua di cottura.

Tagliamo i limoni tiepidi a pezzetti e passiamoli al passaverdure. Prendiamo 500 grammi di purea di limoni ottenuta e uniamo 500 g di zucchero e un litro d’acqua di cottura in una casseruola. Se questa non basta, ne possiamo aggiungere di nuova. Mettiamo la casseruola sul fornello e facciamo cuocere per circa 5 minuti.

Successivamente, tagliamo a fette il limone che abbiamo tenuto da parte all’inizio e lo andiamo ad unire alla marmellata, avendo cura di far cuocere per altri 10 minuti.

Quando la marmellata sarà diventata densa ed avrà raggiunto la sua tipica consistenza, andiamo a versarla in vasetti sanificati, con i tappi a chiusura ermetica. Lasciamo i vasetti capovolti per circa 15 minuti, per eliminare l’aria, poi giriamoli di nuovo e trasferiamoli quando saranno freddi in un luogo fresco ed asciutto.

Tradizione della marmellata di limoni

La ricetta della marmellata di limoni ha un’antica tradizione. Le origini del limone sono arabe. Proprio nel periodo in cui la Sicilia ebbe scambi commerciali con l’Oriente ha avuto l’occasione di conoscere gli agrumi, tra cui il limone.

La marmellata di limoni viene utilizzata prevalentemente per la prima colazione, sul pane, sulle crostate o sui dolci in generale. Si accompagna, però, molto bene anche ai formaggi stagionati e piccanti. Può, quindi, essere considerato un cibo versatile, che si sposa bene a piatti dolci e preparazioni salate.

La marmellata è un alimento che è prevalentemente ricco di glucidi. Purtroppo non può rappresentare un sostituto del frutto, perché la lunga cottura fa in modo che il limone perda gran parte del contenuto vitaminico.

Il limone è, infatti, ricco naturalmente di vitamina C, ma questa vitamina si disperde con la cottura. La buccia dell’agrume contiene molti oli aromatici ed essenziali, attraverso cui si fanno anche delle spezie e profumi.

Dopo l’apertura, si consiglia di conservare la marmellata di limoni in frigorifero. La confezione integra si conserva, inoltre, per ben 2 anni dalla data di produzione.

Proprio per questo motivo, quando si prepara, è utile attaccare un’etichetta sopra il vasetto, che ci ricordi la data di produzione. Oltre ai limoni siciliani, si prestano benissimo all’occorrenza anche quelli di Sorrento.

Di origine I.G.P, si differenzia dal limoni che provengono dalla vicina costiera amalfitana, che hanno un diverso modo di coltivazione e delle proprietà organolettiche differenti. Per preparare un’ottima marmellata è necessario che i limoni non siano trattati: non vi devono, quindi, essere presenti sulla buccia pesticidi o conservanti vari.

In caso contrario, la marmellata non può essere prodotta, in quanto la buccia del limone è essenziale per preparare la confettura.

Scritto da Erika Vettori

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