Marina La Rosa denuncia la mancanza di sicurezza a Roma

L'attrice e influencer racconta l'aggressione subita da suo figlio a Trastevere.

Un episodio inquietante a Trastevere

La recente aggressione subita da Marina La Rosa ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nelle strade di Roma. La 48enne, nota per la sua partecipazione al Grande Fratello, ha condiviso la drammatica esperienza di suo figlio, colpito a pugni mentre passeggiava con un amico nel vivace quartiere di Trastevere. Questo episodio, avvenuto in una serata di sabato, ha messo in luce una realtà preoccupante: la percezione di insicurezza che affligge molti cittadini.

La testimonianza di una madre preoccupata

In un video condiviso sui social, Marina ha descritto l’accaduto con toni di profonda preoccupazione. “Mio figlio è stato colpito senza motivo, e non ha neanche capito da chi provenisse il pugno”, ha raccontato. La situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che anche l’amico di suo figlio è stato aggredito. Marina ha sottolineato un fenomeno allarmante: un gioco crudele in cui i giovani colpiscono le persone per poi confondersi tra la folla.

Critiche alle forze dell’ordine

Marina La Rosa non si è limitata a raccontare l’accaduto, ma ha anche espresso la sua sfiducia nei confronti delle forze dell’ordine. “Quando sono andata a fare denuncia, i poliziotti stessi mi hanno detto che Trastevere è diventato un luogo pericoloso, paragonabile al Bronx”, ha affermato. La madre ha evidenziato la scarsità di agenti in servizio durante le serate affollate, ponendo domande legittime sulla distribuzione delle forze di polizia nella capitale. “È possibile che una zona così frequentata sia sorvegliata da soli tre o sette poliziotti?”, si è chiesta, evidenziando l’assurdità della situazione.

Un appello alla sicurezza

Il grido d’allerta di Marina La Rosa è un invito a riflettere sulla sicurezza pubblica in una delle città più belle del mondo. “Vorrei che tutti quelli che visitano Trastevere potessero tornare a casa sani e salvi”, ha concluso, esprimendo il desiderio di vedere un cambiamento significativo nella gestione della sicurezza. La sua testimonianza non è solo personale, ma rappresenta una preoccupazione condivisa da molti cittadini romani, che chiedono a gran voce maggiore attenzione e protezione nelle strade della loro città.

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