Mariah Carey accusata di molestie e razzismo dal suo bodyguard

Condividi

Il caso Weinstein ha dato il via a un’ondata di scandali sessuali nello star system americano.

Dopo i casi di Kevin Spacey e Charlie Sheen, ora è il turno di Mariah Carey. L’accusa alla famosissima cantante americana, arriva proprio dal capo della sua ex guardia del corpo Michael Anello. Il titolare della Security & Consulting è stato al servizio della cantante di Touch my Body, da giugno 2015 fino a maggio dell’anno corrente. Le accuse rivolte alla pop star non sono poche.

Mariah Carey le accuse di Anello

Michael Anello è in procinto di avviare una causa legale contro Mariah Carey. Il bodyguard pretende un risarcimento pari a oltre 700mila dollari per mancati pagamenti e rescissione irregolare di contratto. Ma le accuse di Anello contro la cantante non si sono fermate ai fattori economici, ma anche per molestie sessuali e discriminazione razziale.

Sembra che Mariah non sia a suo agio con persone di carnagione bianca. Dalle carte depositate al tribunale di Los Angeles si può leggere che la cantante apostrofava gli addetti alla sicurezza come “naziskin, suprematisti bianchi e membri del Ku Klux Klan”, solo per il loro colore della pelle.

Ma le accuse non finisco qui, anche Michael Anello ha dichiarato: “Non le piace avere a che fare coi bianchi. Preferisce essere circondata da persone di colore”. Le informazioni che trapelano grazie al giornale di Gossip TMZ, non si limitano a questi due aspetti, economico e razziale, ma anche alle molestie sessuali.

Mariah Carey ha provato a sedurre Anello

Le accuse di Michael Anello si sono allargate anche alla sfera sessuale.

Dopo lo scandalo Weinstein sembra che le storie di questo tipo, stiano finalmente uscendo tutte allo scoperto. Anello ha dichiarato che più volte è stato avvicinato da Mariah Carey con intenzioni sessuali. Proprio la guardia del corpo, riporta un esempio. In occasione di una breve trasferta a Cabo San Lucas, una località balneare molto turistica nella California del Sud. La Carey avrebbe attirato con una scusa il dipendente nella sua stanza, per farsi trovare vestita solo di biancheria intima.

La guardia del corpo ha però dichiarato che in quell’occasione di essere entrato in contatto fisico, con la datrice di lavoro.

La richiesta di Anello verso Mariah Carey è un risarcimento di 700mila euro. Le parti però sembra d’accordo sulla cifra, per evitare di mandare la questione in tribunale. I due staff lavorano per dirimere la causa in via extragiudiziale. Certo non era nelle speranze della cantante che le informazioni fossero passate alla stampa.

Ma Michael Anello sembra volesse far luce sull’accaduto, o magari guadagnare ulteriormente da una causa, che rischia di vederlo penalizzato nel mondo del lavoro per un po’ di tempo.

Non è un periodo fortuna per Mariah Carey che dopo le critiche per le recenti prestazioni sul palco e sull’aspetto fisico. Si trova a dover giustificare i suoi comportamenti anche fuori dal palco.