Maria De Filippi da Bonolis, Zoro da Mentana, Beppe Grillo da Santoro

Dopo il ponte del primo maggio, durante il quale l'indiscusso protagonista è stato il 740 del vicino di casa, torniamo a parlare di televisione, visto che di carne al fuoco ne abbiamo.

Partiamo da Diego Bianchi, in arte Zoro, che vi ho segnalato più volte, che mercoledì scorso è stato ospite da Enrico Mentana a Matrix. Pensate che in apertura Chicco ha mandato in onda il video che vi avevo già segnalato.

Bravo Diego, te lo sei meritato, e sei riuscito ad andare in tv non come blogger che parla della blogosfera, ma come blogger che parla di politica. Bravo, daje dentro.

C'è poi l'ultimo baluardo della faziosità che tanto mi aggrado che prova a resistere al bavaglio "di seta" che già si sta preparando lassù sulle montagne. Parlo di Michele Santoro che ha ospitato virtualmente Grillo, di Travaglio insultato da Sgarbi, di Vauro che ha chiuso la serata in bellezza. Tutto in un'unica serata, ovviamente ad Anno Zero; diciamolo, questa trasmissione dovrebbe continuare a vivere per diritto, è l'unico spazio di controinformazione televisiva. Preghiamo per lei, magari anche per loro, non si sa per quanto potranno ancora fare il loro mestiere nella tv pubblica.

Ah, , poi c'è Maria De Filippi da Paolo Bonolis. Come non citarla, come non apprezzare una chiusura con il botto per un Bonolis che si appresta a tornare in Rai? Eh, come?

Bè, ad esempio sottolineando il fatto che un'intervista che poteva toccare l'anima in realtà è stata un sublime esercizio di comunicazione, che il personaggio De Filippi è riuscito a rendere personaggio anche la De Filippi persona, che le intime verità di una donna che le intime verità le tiene sempre ben riposte sono puro prodotto televisivo, che tutto ciò che sembrava incredibilmente bello ad un minuto dalla fine sembrava incredibilmente barocco. No, baroccheggiante. 

Scritto da Style24.it Unit

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