Margherita Hack e il Signorino Buonasera contro il ministro Gelmini

L'astrofisica di fama mondiale Margherita Hack ha aderito alla mobilitazione promossa su internet per salvare il telescopio più grande d'Europa, il Sardinia Radio Telescope.

Il costoso apparecchio scientifico ,installato a San Basilio, vicino Cagliari, potrebbe non entrare in funzione a causa dei tagli disposti dal Governo ai fondi erogati a favore dell' Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), ente che gestisce l'osservatorio.

"E' veramente vergognoso- afferma l'astrofisica in un messaggio inviati ai coordinatori del comitato di protesta- che dopo avere speso 67 milioni di euro per costruire la grande parabola, parte essenziale della grande rete italiana per la radioastronomia, non ci siano i fondi per farla funzionare''.

La mobilitazione è stata organizzata da Max Cordeddu, personaggio dello Spettacolo noto per aver condotto con l'assistenza dell'avv. Paolo Dell'Anno una battaglia legale che ha indotto la Rai ad assumere per la prima volta nella sua storia un annunciatore uomo, cosiddetto "Signorino Buonasera".

Lo affianca la sorella gemella Graziella, specializzanda in psico-neurobiologia all'Università di Cagliari.

Insieme, hanno creato un gruppo su Facebook e un Comitato di cittadini per sensibilizzare l'opinione pubblica al problema.

"Con questi tagli disposti dal ministro Gelmini– spiega Max Cordeddu– l'Istituto non potrà pagare i costi per attivare il Telescopio ,stimati in 3/4 milioni di euro l'anno".

Sul suo sito web, signorinobuonasera.it, Cordeddu informa sugli sviluppi della contestazione e fornisce tutte le notizie utili a chi vuole aderire alla protesta.

''Il comitato nasce con l'intento di sensibilizzare e mobilitare l'opinione pubblica -dice ancora a 9 Colonne- per evitare che rimanga inutilizzato il Sardinia Radio Telescope. La mancanza di fondi per la gestione dell'osservatorio astronomico, costituisce un danno alla scienza, alla ricerca e in particolare alla già stremata economia di San Basilio''.

Margherita Hack esprime la sua indignazione in una lettera aperta inviata ai coordinatori del Comitato:

''E' veramente vergognoso- scrive l'astrofisica- che dopo avere speso 67 milioni di euro per costruire la grande parabola, parte essenziale della grande rete italiana per la radioastronomia, non ci siano i fondi per farla funzionare. Questa è un'altra delle assurdità masochiste del governo italiano, le cui università spendono per formare ricercatori e poi farne dei precari costretti a andarsene all'estero".

Il danno che deriva da questa decisione ricade sul costruendo network nazionale di radioastronomia e avrà ripercussioni mondiali.

Spiega infatti Margherita Hack:

"Questa parabola dovrebbe essere collegata elettronicamente alla Croce del Nord e alla parabola di Medicina (Ferrara) e alla parabola di Noto in Sicilia. Tutta la rete, che costituisce uno dei più grandi complessi europei per la radioastronomia, deve entrare a far parte di una ancora più grande rete internazionale che è equivalente a un radiotelescopio di diametro pari a quello di tutta la Terra e consentirà di studiare galassie lontane 13 miliardi di anni luce e studiare la struttura che aveva l'universo 13 miliardi di anni fa, quando le stelle e le galassie si stavano appena cominciando a formare".

La scienziata conclude con amarezza la missiva:

''Questo disinteresse per la scienza e la ricerca – afferma – è segno di una grande colpevole ignoranza da parte di chi ci governa e che farà retrocedere l'Italia a paese del terzo mondo''.

Scritto da Style24.it Unit

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