“Più veloce di un proiettile! Più potente di una locomotiva! Capace di scavalcare i grattacieli con un balzo! Guardate, su in cielo! È un uccello! È un aereo! No, è Superman!”
Laddove Batman rappresenta le tenebre, la forza occulta che protegge i cittadini di Gotham nell’oscurità, violento e dai modi persino fascisti (almeno nel fumetto), un vendicatore mascherato che decide di usare la paura e l’intimidazione per ristabilire la giustizia e l’ordine, Superman invece è il contraltare positivo, il superuomo messia, il dio caduto sulla Terra per redimere gli uomini, travagliato a causa dell’incapacità di poter vivere come gli altri, per la necessaria difesa della propria identità e per l’enorme responsabilità che i suoi poteri quasi divini comportano.
Alla DC Comics non hanno mai fatto mistero di voler riportare Clark Kent al cinema, visto anche il clamoroso successo riscosso dalla trilogia di Nolan dedicata al Cavaliere Oscuro. E, forse spinti dalla (brutta e inerte) trasposizione cinematografica operata per un caposaldo dell’arte sequenziale come Watchmen, hanno scelto per questo delicato compito Zack Snyder, regista conosciuto sopratutto per l’ipercinetismo e la stilizzazione di pellicole come 300 e Sucker Punch.
Protagonista della pellicola L’uomo d’Acciaio (uno dei tanti pseudonimi di Superman) è Henry Cavill, mentre Amy Adams sarà la giornalista impicciona e futura sposa Lois Lane. A completare il cast troviamo Russell Crowe nei panni del padre kryptoniano Jor-El, Kevin Costner in quelli del genitore terrestre Jonathan Kent, Diane Lane la madre umana Martha Kent e infine Michael Shannon quale Generale Zod.
Il trailer da poco diffuso fa respirare un’atmosfera di grandiosa epicità, merito sia delle scene dedicate alla distruzione di Krypton, il pianeta d’origine di Superman, ma anche della trascinante sequenza del volo.
Spazio anche per un lato più intimo del personaggio, investito di una missione di pace difficile da portare a termine.
Già divenuto un tormentone invece lo scambio tra Lois e Clark, che confabulano sul significato del simbolo apposto sul petto del supereroe:
“Cosa significa la S?”
“Non è una S. Nel mio mondo significa speranza”
“Beh, qui è una S. Che ne dici di…”