Chi era Luciano Pavarotti: tutto sul tenore italiano

Olga Luce

Olga Luce, nata a Napoli nel 1982, è diplomata al liceo classico. Scrive di cronaca, costume e spettacolo dal 2014. Il suo motto è: il gossip è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo (quindi tanto vale farlo bene)! Ha collaborato con Donnaglamour, Notizie.it e DiLei. Oggi scrive per Donnemagazine.it

Tag: cantanti
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Luciano Pavarotti è considerato uno dei più grandi tenori che siano mai nati nel nostro paese.

Artista di fama mondiale, conosciuto soprattutto per il carisma personale e per la versatilità della sua voce, ebbe una vita personale movimentata e finì invischiato (probabilmente in buona fede) in un gravissimo caso di evasione fiscale. Dedito profondamente alla beneficenza era amico intimo di Lady Diana ma si rifiutò di cantare al suo funerale. Tra le cose che molti non sanno di lui è che il tenore lavorò a lungo come …

insegnante di educazione fisica!

Luciano Pavarotti, il tenore dal cuore tenero

Tutti lo chiamavano “Maestro” eppure l’uomo Luciano Pavarotti sembrava molto più modesto dell’artista. Completamente disinteressato ai riconoscimenti pubblici e alla fama fine a se stessa, Big Luciano si impegnò per tutta la vita a favore dei più sfortunati, arrivando a partecipare e a dare inizio a enormi operazioni di beneficenza.

Tra tutte, il Pavarotti and Friends, che si svolse con cadenza quasi annuale dal 1992 al 2003, è forse la manifestazione che più di tutte rappresentava l’indole generosa e divertente del più famoso tenore italiano dell’epoca moderna.

Per dieci anni Luciano Pavarotti invitò nomi giganteschi del pop e del rock mondiale a duettare insieme a lui per raccogliere fondi da destinare in beneficenza. Tra coloro che risposero alla chiamata di Big Luciano è impossibile non ricordare le Spice Girl, Anastacia, Ricky Martin, Berry White, i Deep Purple, Elton John, Bono e molti altri.

Nel 1986 da solo, in un concerto che andò tutto esaurito nel giro di brevissimo tempo, raccolse 500 milioni di lire che vennero devoluti interamente alla lotta contro il cancro.

Successivamente creò a proprie spese una scuola in Guatemala per l’educazione dei bambini africani.

Lo scandalo e l’amore con Nicoletta Mantovani

La prima moglie di Luciano Pavarotti fu Adua, la donna che il tenore conobbe a soli 17 anni e che, secondo quanto raccontava lei stessa, era così stonata da aver fatto tenerezza al giovane Luciano. I due ebbero tre figli: Lorenza, Cristina e Giuliana.

L’unione con Adua si interruppe bruscamente non soltanto a causa di una profonda crisi coniugale ma anche, e soprattutto, a causa del tradimento di Luciano Pavarotti con Nicoletta Mantovani, la sua assistente e manager musicale che aveva trentaquattro anni meno di lui.

I due uscirono necessariamente allo scoperto nel 1994 dopo essere stati paparazzati alla Barbados e si sposarono esattamente dieci anni dopo, appena un anno dopo la nascita di Alice. Il parto di Alice fu un parto gemellare, ma purtroppo il fratellino Lorenzo non sopravvisse: fu un colpo enorme per Luciano e Nicoletta, che però seppero superare il dolore insieme e ne uscirono più uniti che mai.

Gli inizi e la morte: nel nome della musica

Contrariamente a quanto credono tutti, Luciano Pavarotti non ha mai frequentato il conservatorio: la sua preparazione musicale era stata curata da due maestri privati a cui Pavarotti tributò per tutta la vita un enorme riconoscenza.

Curiosamente il tenore si dedicò per la prima parte della sua vita agli studi magistrali, arrivando a insegnare educazione fisica nelle scuole, attività che abbandonò dopo i primi successi in ambito operistico.

Luciano Pavarotti ha sempre affermato di aver ottenuto dalla vita tutto quello che un uomo potesse desiderare: “Nella vita ho avuto tutto, davvero tutto.

Se mi venisse tolto tutto, con Dio saremmo pari e patta”.

Morì il 6 Settembre 2007, stroncato da un tumore al pancreas. I suoi funerali si tennero nel Duomo di Modena e videro l’esibizione di nomi enormi della musica mondiale, intervenuti per offrire l’ultimo omaggio al maestro. Alla cerimonia parteciparono oltre 50.000 persone e l’orazione funebre fu tenuta da Romano Prodi, allora presidente del consiglio.

La casa dove il tenore visse i suoi ultimi anni e morì, oggi è stata trasformata in una Casa Museo gestita dalla Fondazione Luciano Pavarotti.