Luca Dirisio torna con Bouganville: “La mia vita in un disco”

Paola Barletta

Content Manager e SEO Specialist, classe 1991, nata a Napoli, è laureata in Editoria, Culture della Comunicazione e della Moda all'Università degli studi di Milano.

Tag: vip
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Luca Dirisio torna sulle scene musicali ben diciotto anni dopo il successo di “Calma e sangue freddo” e dopo otto anni dall’uscita del suo ultimo album.

Il 25 ottobre esce il suo nuovo progetto, “Bouganville”, anticipato dal singolo “Come il mare a settembre” e prodotto da Giuliano Boursier.

Luca Dirisio presenta “Bouganville”

Il disco “Bouganville” arriva dopo anni di silenzio musicale del cantautore Luca Dirisio. Il titolo dell’album rispecchia appunto questa situazione di rinascita:

Un disco che arriva dopo tanto tempo e anche la scelta del titolo è stata ponderata a lungo. Alla fine è stato Raymond Carver, uno dei miei scrittori preferiti, che in un racconto parla di questa pianta, la bouganville e la descrive quasi come amortale: durante l’inverno si finge morta per poi risplendere di vita e di colore l’estate, forte e sgargiante come se il tempo non fosse mai passato

L’album è dedicato al suo migliore amico, morto poco tempo fa, Massimiliano Caruso. Sono presenti dieci brani che affrontano i temi fondamentali della vita di Luca Dirisio, sui quali il cantautore ha potuto riflettere lungo questi anni di pausa dalla musica.

Afferma infatti che:

Questi otto anni mi sono serviti per riavvicinarmi all’uomo, all’essere umano: una dimensione che oggi nell’ambiente della musica si è persa un po’. Oggi spesso i ragazzi si avvicinano alla musica per fare business, cercando di arrivare alla ricchezza in breve tempo. Io non ho mai pensato a fare musica per i soldi, piuttosto per un’esigenza personale. In questi otto anni molti hanno detto “è morto, è sparito”, ma io sono stato benissimo: ho fatto viaggi, mi sono fatto una famiglia e ho trovato una donna che mi sopporti. Ho capito che per essere felici non si ha bisogno della macchina di lusso, del Rolex. Questi sono solo orpelli: per stare bene bisogna trovare la propria dimensione. Un cantautore quando scrive è perché ha voglia di condividere, di parlare con qualcuno. Nel disco ho cercato di far emergere la parte umana: il tormentone estivo non mi interessa più.

Il tema principale del disco è quindi l’aspetto umano, al quale si accompagnano il tema del mare (trattato ad esempio nel singolo “Come il mare a settembre”) e la tematica dell’idiozia e la stupidità della società di oggi (affrontato, ad esempio, nella canzone “Carta da stracciare”).

Fondamentali anche le canzoni che trattano della terra natale di Luca Dirisio, l’Abruzzo:

L’essere umano è quello che resiste nonostante tutto. Per questo sono orgoglioso di essere abruzzese. Purtroppo siamo state vittime di svariati terremoti. Ciò che mi fa arrabbiare è che L’Aquila è stata presa come un set per per un film horror da tutti i politici.

Una canzone speciale è “Orsa Maggiore”, dedicata alla moglie, la quale da Mosca andava in vacanza proprio a Vasto, città natale di Dirisio:

Ho trovato una compagna di viaggio, una ragazza spettacolare, ho trovato una donna per amica. Ho imparato a stare da solo, ma non senza di lei: è la mia Orsa Maggiore, la stella che guardo per ritornare a casa.

Luca Dirisio dedica il suo nuovo album ai fan, ma anche agli haters:

Il fan vero ti segue sempre, perciò sono sicuro che i miei fan apprezzeranno questo disco. Un’altra cosa che non sparisce mai sono gli haters: questo disco lo dedico anche a loro.

In totale quindi sono 10 le tracce del disco: il cantautore ha dovuto scegliere tra quaranta pezzi scritti durante questi lunghi anni. La tracklist è composta da: “La mia gente”; “Come il mare a settembre”; “Carta da stracciare”; “Occhi negli occhi”; “Il tuo cuore non esiste”; “Roma”, “Orsa maggiore”; “Stare bene “; “Whisky” e “Niente”.

Riguardo la sua eventuale partecipazione al Festival di Sanremo 2020, Luca Dirisio dice:

Sarebbe bello salire su quel palco. Un onore poterci andare