(Tutto lo Speciale sull'Isola dei famosi di Format si può leggere qui )
La letteratura ispira i format del piccolo schermo.
Alcuni romanzi contengono ricette già precotte per inediti modelli di intrattenimento.
Lo spiega Paolo Taggi in questo testo in cui elenca le varie fonti da cui attingere idee televisive di "primo grado", da cui ho estratto la parte in cui parla dell'Isola dei famosi.
Taggi rivela qui anche un suo progetto di Isola, naufragato.
L'Isola dei famosi è un reality show che piace davvero perchè, come ricordava oggi a Insieme sul 2 la direttrice di Diva e Donna ,Silvana Giacobini, mantiene un nucleo di verità che va al di là delle imbeccate degli autori e della recitazione dei concorrenti davanti alle telecamere.
Perchè la fame ed i problemi fisici li patiscono davvero…
Ideare nuovi programmi: una scommessa impossibile?
di Paolo Taggi
Quali altri romanzi contengono formule già pronte per grandi format televisivi?
L'esempio più evidente delle ultime stagioni televisive è senza dubbio il legame tra Robinson Crusoe e il format de L'isola dei famosi (e prima ancora del suo modello iniziale, Survivor).
In particolare nella seconda edizione italiana, con il futuro vincitore relegato sull'isola per quaranta giorni, anche fisicamente così simile a certe immagini che il cinema ci ha dato del personaggio di Daniel Defoe.
L'isola del tesoro era lì, alla portata di tutti.
Ci avevo anche lavorato (l'ho scritto nella precedente edizione di questo libro).
Ma l'errore era stato spingersi sul versante del fantasy e del gioco di ruolo, avendo come ispirazione-deviante, a questo punto, uno dei primi videogame di George Lucas.
Una miscela di gioco di percorso, sopravvivenza, ecologia e realtà virtuale sul modello dei classici francesi Fort Boyard e La piste de Xatapan.
Un gioco ambizioso senza vincitori obbligati, che conteneva già alleanze temporanee e tradimenti repentini, ma non aveva la forza esplosiva del reality…continua a leggere l'e book di Paolo Taggi.
Speciale Isola del famosi di Format
