Leonardo Pieraccioni e la didattica a distanza: “Sono un bradipo”

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

Tag: Attori
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Leonardo Pieraccioni, così come milioni di genitori in tutto il mondo, deve fare i conti con la didattica a distanza.

L’attore, attraverso i suoi canali social, ha pubblicato uno sfogo ironico che ha divertito i fan, definendosi un “bradipo in manette“.

Leonardo Pieraccioni e la didattica a distanza

La Dad, ovvero la didattica a distanza, sta mandando in crisi milioni di genitori. Quest’ultimi, abituati ad accompagnare i figli a scuola e ad andare a riprenderli al termine delle lezioni, non sono pronti ad un sistema di insegnamento virtuale.

Qualcuno lavora e non ha tempo, altri non hanno buone connessioni e altri ancora non hanno la possibilità di acquistare un pc. Insomma, le problematiche legate alla didattica a distanza sono tante e i genitori arriveranno a fine anno letteralmente distrutti. Tra questi c’è anche Leonardo Pieraccioni. L’attore ha una sola figlia: Martina di 9 anni, avuta dall’ex moglie Laura Torrisi. Via social, parlando di Dad, si è sfogato:

“Care scuole che fate gli Open Day telematici per scegliere la scuola media, sappiate che c’è gente che la figliola l’ha fatta tardi ed ora a 55 anni ha la stessa dimestichezza on line di un bradipo in manette. La fate facile a scrivere ci vediamo su Meet! Ma icchellè Meet? Dammi un link diretto, dammi una frecciona con su scritto ‘Pigia qui fava lessa’. Io ci sono andato su Meet, ho pigiato tutto icche c’era da pigiare e sono stato on line per 45 minuti con ‘Gruppo Caldaisti di Poggio Bustone!’. Tra l’altro mi sono piaciuti tantissimo e la mi’ figliola la iscrivo lì”.

Ovviamente, Leonardo è ironico, ma ha comunque fatto centro in quello che, ad oggi, è un malcontento generale.