Leo Gullotta e il matrimonio: “Sto bene, mi ritengo fortunato”

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

Condividi

Leo Gullotta è stato ospite a Storie Italiane e si è raccontato un po’ a Eleonora Daniele.

L’attore non ha parlato soltanto della sua carriera, ma anche del suo matrimonio con il compagno di una vita. Un sogno che si è coronato dopo tantissimi anni di unione e che i due sposi hanno festeggiato senza troppo clamore.

Leo Gullotta e il matrimonio

Leo Gullotta, ospite di Storie Italiane, ha parlato delle recenti nozze con il compagno e ha ammesso: “Sto bene, mi ritengo fortunato”. La loro relazione è iniziata più di trent’anni fa e da quel momento non si sono mai lasciati.

Leo, anche in altre interviste, ha ammesso che quando ha fatto coming out lui, ovvero tantissimi anni fa, era un momento storico molto diverso. Ad oggi, invece, le coppie formate da persone dello stesso sesso godono di diritti che all’epoca non c’erano. Gullotta ha dichiarato: “Il cittadino deve essere sempre contento quando arrivano i diritti civili, le unione civili. Si è combattuto tanto ma ancora bisogna crescere. Sono importanti anche i diritti sociali, ciò significa che viviamo in un ambiente positivo e democratico”.

L’attore ha ammesso che, anche se oggi siamo ‘cresciuti ‘ molto di più rispetto al passato, siamo ancora lontani anni luce da quella ‘integrazione’ che dovrebbe esserci nelle società civili. Nonostante tutto, non essere rimasti fermi è già un qualcosa a cui dare un grande valore.

La carriera di Leo

Gullotta ha iniziato la sua carriera da giovanissimo e il personaggio della Signora Leonida è sempre stato uno dei suoi cavalli di battaglia.

In merito a questa sua interpretazione ha dichiarato: “L’ho interpretato per 22 anni e lentamente mi ha permesso di entrare nelle case degli italiani, sono entrato con il mio lavoro, quel varietà mi ha permesso di avere gioia e piacevolezza: ciò che si semina si raccoglie quindi qualcosa di buono l’ho fatto”. Effettivamente, anche se le nuove generazioni non sanno minimamente chi sia la Signora Leonida, noi un po’ più ‘âgée’ ne abbiamo un bellissimo ricordo.

Eleonora gli mostra poi una fotografia dell’amico e collega Oreste Lionello. Leo, visibilmente emozionato, ha dichiarato: “Grande attore, straordinario, ma anche amico. Quella politica di allora, degli anni ’80, l’abbiamo fatta conoscere agli italiani, con Oreste eravamo un tutt’uno di affettuosa amicizia, è stato un grande piacere lavorare assieme”. I rapporti che si stabilivano un tempo erano ben diversi da quelli di oggi e forse sono stati proprio i social a rovinarli.

Gullotta ha concluso: “La mia carriera è stata distinta dalla professionalistà, oggi c’è un’altra impostazione sul lavoro, non solo nello spettacolo ma in generale, trovo meno professionalità. Siamo in un paese che non vuole la memoria, è tutto molto veloce, non c’è un’applicazione particolare, ma questo non vuol dire che non ci siano le eccellenze. Colpa di internet? Secondo me è usato male, induce le persone all’insulto, alla cattiveria, alle volgarità. Io credo che nella vita bisogna incontrarsi e parlare ma senza questo principio ‘la verità la conosco solo io’.

Ci sono anche le eccellenze comunque, come ad esempio chi accoglie, chi dà una mano”. Insomma, Leo è un uomo di altri tempi, sia da un punto di vista professionale che umano.