Le donne affollano il video, ma chi comanda davvero in tv sono sempre gli uomini

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Sui giornali ancora grande risalto ai dati sulla presenza in video delle donne: i maggiori show, ma anche quelli minori, sono prevalentemente in mani femminili e ormai anche alla conduzione di un telegiornale è più facile vedere un'elegante signora che un uomo incravattato (femmine battono maschi per 51 conduzioni settimanali a 33).

Per chi, come il sottoscritto, vive con disagio qualsiasi forma di discriminazione, a maggior ragione se riguarda le donne, il dato non può che essere valutato positivamente. Anche se, onestamente, non sembra il caso di stappare bottiglie di champagne, per il semplice fatto che – come ho già avuto modo di scrivere – non sempre le conduzioni femminili sono sinonimo di qualità televisiva, come è quasi pleonastico affermare citando, per esempio, la Barbara D'Urso di Domenica cinque piuttosto che la Marcuzzi del Grande fratello o la Maria De Filippi di Uomini e donne.

Ad ogni modo da qua a dire che la tv si tinge di rosa, come fanno alcuni giornali, ce ne corre, non foss'altro perché dietro la telecamera le leve del comando continuano ad essere saldamente in mani maschili. Intanto su otto telegiornali nazionali solo uno è diretto da una donna (Bianca Berlinguer del Tg3), mentre sulle direzioni di rete c'è poco da sottilizzare: tutte le poltrone sono occupate da sederi maschili.

Se poi si passa ad esaminare gli organigrammi dei network televisivi trovare una signora diventa altrettanto difficile. In Rai com'è noto presidente e direttore generale sono maschi (Paolo Garimberti e Mauro Masi) e in consiglio d'amministrazione siete una sola donna, Giovanna Bianchi Clerici. Del tutto simile la situazione in Mediaset dove, sotto la presidenza di Fedele Confalonieri e del vice Piersilvio Berlusconi, opera un amministratore delegato, Giuliano Andreani, e dodici consiglieri, di cui solo due sono donne.

Per la cronaca: una è la figlia del capo, Marina Berlusconi.