La Rete, un immenso trattato di psicologia giovanile (la tv non Š lo specchio del Paese)

Un giorno scriverò un post su ciò che ho capito dei teenager di oggi. Intanto invito anche voi a riflettere sulle generazione che prenderà il nostro posto. Leggendo i commenti qui e qui potreste già farvi un'idea.

Tre anni e mezzo di Tele dico io sono tanti, un tempo accettabile per potersi permettere alcune riflessioni. Oltretutto le tematiche che tratto sono molto vicine ai più giovani, mi hanno permesso di addentrarmi nel loro universo, lì dove tutto è possibile perchè ci si può nascondere dietro ad un nick.

L'anonimato porta a galla la parte più becera di questi ragazzi; ma ho l'impressione che alla fine sia anche la più vera. Chi mentirebbe sulla propria natura, sui propri ideali, sui propri pensieri, protetto da un nome fasullo? Nessuno, sarebbe un controsenso.

Sono stati anni di incontri virtuali con un'umanità vuota, o svuotata. Adulti, genitori, date uno sguardo alla rete per capire le dinamiche che governano i vostri figli. Io ho un papero di soli sei mesi, non permetterò che venga risucchiato nel vortice di questo buco nero. O almeno, ci proverò. Una volta la gioventù era bruciata, oggi è semplicemente anestetizzata.

Internet può venirvi in aiuto, è proprio nei luoghi virtuali coperti dall'anonimato che i ragazzetti si presentano per come sono veramente. La rete è un immenso trattato di psicologia giovanile.

Scritto da Style24.it Unit

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