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Il cervello è di moda
Negli ultimi anni, il mondo della moda ha subito una trasformazione radicale, abbracciando non solo l’estetica ma anche la cultura e l’intelligenza. Miuccia Prada, con la sua Fondazione Prada e il Miu Miu Literary Club, ha dimostrato come la moda possa essere un veicolo per la cultura. La recente campagna Primavera-estate 2025, con dieci testi inediti della scrittrice Ottessa Moshfegh, è un chiaro esempio di come la creatività possa intrecciarsi con la letteratura, portando un messaggio profondo e significativo.
La sostenibilità come nuova frontiera
La sostenibilità è diventata un tema centrale nel dibattito sulla moda. L’erronea convinzione che la plastica sia l’unica alternativa alla pelle animale sta lentamente svanendo. Marchi come Stella McCartney stanno guidando la strada verso materiali innovativi e cruelty-free, come il MIRUM®, un’alternativa vegetale alla pelle. La crescente domanda di opzioni vegane e sostenibili ha portato a un aumento del 178% nelle ricerche per il vegan leather nel 2021. Questo cambiamento dimostra che i consumatori sono sempre più consapevoli delle loro scelte e desiderano supportare marchi che adottano pratiche etiche.
Il ruolo dei direttori creativi nella moda
Le recenti dimissioni di direttori creativi, come quella di Sabato De Sarno da Gucci, sollevano interrogativi sul reale impatto di queste figure sulle sorti delle maison. Le difficoltà finanziarie di Gucci durante il suo breve mandato evidenziano come le collezioni non sempre rispondano alle aspettative di mercato. Tuttavia, è importante considerare che la moda è un riflesso della società e le sue evoluzioni sono influenzate da molteplici fattori, tra cui le tendenze culturali e sociali.
La moda come prodotto culturale
La moda sta cercando di affermarsi come un prodotto culturale, un tema confermato da una ricerca dell’Istituto della Moda Tedesca. In un’epoca di fake news e superficialità, la cultura emerge come antidoto alla negatività. Le collezioni attuali pongono l’accento su contenuti e sostanza, cercando di rispondere a un bisogno di disintossicazione sociale e digitale. La moda, quindi, non è più solo un modo per vestirsi, ma un mezzo per esprimere valori e consapevolezza.
Collaborazioni che fanno tendenza
Un esempio di come la moda possa essere divertente e coinvolgente è la capsule collection Style not com x Zara, creata dal fondatore Beka Gvishiani. Questa collaborazione non si limita a vestiti, ma include anche accessori e oggetti che celebrano la passione per la moda. La collezione, in arrivo nelle principali capitali della moda, invita tutti a “parlare di moda” in modo giocoso e creativo, dimostrando che la moda può essere un’esperienza collettiva e interattiva.