La fredda risposta di Alessia Pifferi al magistrato

Ecco quale è stata la fredda risposta di Alessia Pifferi al magistrato mentre la donna veniva interrogata in carcere: “Per Diana disidratazione o morte”

La fredda risposta di Alessia Pifferi al magistrato che l’ha interrogata per l’omicidio della sua piccola figlia dà la cifra di un orrore che perfino la giustizia riesce a malapena a capire: “Per Diana disidratazione o morte”. Mentre trapelano notizie agghiaccianti secondo le quali nel pannolino della piccola Diana, lasciata sola per sei giorni in una casa alle periferia di Milano, sono stati trovati vermi l’indagine sulla 37enne va avanti con lei in carcere. Alla domanda del magistrato: “Si è mai resa conto delle conseguenze che potevano avere su una bambina di 18 mesi l’assenza di cibo, le alte temperature e un digiuno prolungato?” Alessia ha risposto fredda: “Sì, a parte la disidratazione, la morte”.

La fredda risposta di Alessia Pifferi al magistrato:

I media spiegano che la donna non ha mai versato una sola lacrima durante l’interrogatorio e che ogni volta che gli investigatori le contestano d‘aver ucciso la figlia Diana, si chiude nel silenzio. La bambina era stata trovata dalla polizia in un letto da campo, morta e con accanto un biberon vuoto, il pannolino sul lettone la piccola se lo era strappato e lo aveva lanciato. Un altro pannolino era sul davanzale, pieno di vermi

In casa non paracetamolo, ma benzodiazepine

Lo storico è horror: alle 18.55 di giovedì 14 luglio e dopo averle somministrato alcune “gocce di tachipirina”, Alessia lascia Diana e parte alla volta di Leffe (Bergamo) per andare dal nuovo compagno. I poliziotti non hanno trovato paracetamolo ma benzodiazepine e il sospetto degli inquirenti è che la mamma desse alla piccola Diana dosi di ansiolitico per tenerla tranquilla.

Scritto da Giampiero Casoni

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