La difficile ricerca di pace per Francesco Favaretto

La madre cerca un luogo di sepoltura per il figlio, ma le difficoltà burocratiche e i costi complicano tutto.

Un lutto che si complica

La tragica morte di Francesco Favaretto, ucciso a coltellate in piazza, ha lasciato un vuoto incolmabile nella vita della madre, Monica. Dopo giorni di attesa e speranze, il funerale del giovane è stato nuovamente congelato a causa di complicazioni burocratiche e costi elevati. La madre ha tentato di contattare il comune di Mirano, sperando di poter inumare il figlio nella sua terra d’origine, ma si è trovata di fronte a una realtà difficile da affrontare.

Costi e burocrazia: un ostacolo insormontabile

La questione economica è diventata un tema centrale nella ricerca di un luogo di sepoltura. L’inumazione a Mirano comporterebbe un costo di circa duemila euro, rispetto ai circa trecento euro per una sepoltura nel comune di residenza di Treviso. Questa differenza ha costretto Monica a riconsiderare le sue opzioni, mentre il dolore per la perdita del figlio si fa sempre più pesante. La burocrazia, con le sue complicazioni, si è rivelata un ulteriore ostacolo, rendendo la situazione ancora più frustrante.

Un appello per la memoria di Francesco

In un momento così delicato, gli amici di Francesco hanno lanciato un appello affinché il giovane possa avere finalmente un funerale e trovare la pace che in vita gli è stata negata. La comunità si è mobilitata, chiedendo di ricordarlo con una fiaccolata, un gesto simbolico per onorare la sua memoria. Tuttavia, la madre non ha ancora trovato la forza di accettare l’aiuto della comunità, rifiutando una colletta di circa 350 euro organizzata da un barbiere locale. La situazione rimane complessa, con i fondi ancora in attesa di essere consegnati e la famiglia che cerca una soluzione definitiva.

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