La casa di Montecarlo e la par condicio di Minzolini: intervistare solo quelli che chiedono le dimissioni di Fini

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Dopo il tanto atteso discorso di Gianfranco Fini sul web, un intervento alquanto dimesso e poco incisivo a dir la verità, tutti i telegiornali delle 20 hanno ovviamente aperto sulla telenovela della casa di Montecarlo e la difesa del presidente della Camera.

Il Tg1 decide di approfondire e commentare la notizia con due autorevoli (si fa per dire) giornalisti in collegamento: da una parte Nosferatu – Sallusti, nuovo direttore del Giornale (anche se al timone rimarrà il buon Littorio Feltri nei panni di direttore editoriale), e dall’altra Piero Ostellino, il più berlusconiano degli editorialisti del Corriere della Sera.

Cosa dicono Sallusti e Ostellino? Esattamente la stessa cosa: vogliono entrambi le dimissioni di Fini, il primo per la vicenda della casa di Montecarlo, il secondo perché “ormai è diventato un leader di partito”.

Dunque mentre la protesi di Berlusconi a Viale Mazzini, il nostro cavalier servente Mauro Masi, minaccia azioni contro Santoro e pretende che a Travaglio sia affiancato Vittorio Sgarbi – uno che ormai chiamano giusto alla Pupa e il secchione – Minzolini può proseguire indisturbato nello smantellamento di qualsiasi pluralismo e deontologia professionale all’interno del principale telegiornale della tv pubblica. Tanto il presidente “di garanzia” Paolo Garimberti dorme e quelli del Pd sono troppo impegnati a dividersi tra dalemiani e veltroniani.

Tanto per cambiare.

(Nella foto: Minzolini con Berlusconi).