La bambina che zitt il mondo per sei minuti: l’informazione, la mente umana e il telefono senza fili

Guardavo il video di questa ragazzina, e riflettevo.

Non tanto sul video in s‚, ma sui numerosi commenti sotto di esso (potete leggerli cliccando su “Watch on youtube“).

L’incomunicabilit… tra le persone, dal mio punto di vista, si basa sulla unicit… di ciascun individuo. Non riusciamo a farci capire fino in fondo perchŠ ognuno di noi Š diverso: tende ad un approccio diverso, possiede una cultura diversa, ha vissuto esperienze diverse.

Gli eventi a cui partecipiamo o assistiamo ogni giorno, incrociati con il nostro personalissimo background, ci portano a sviluppare una particolare idea del mondo.

Le parole ci aiutano ad esprimere le nostre idee, ma non sempre hanno la stessa valenza per tutti, perchŠ ognuno vive sensazioni ed emozioni differenti in luoghi ed et… differenti.

La distinzione tra significante e significato, mi spiegavano a scuola, Š fondamentale. Concetti come “bellezza” o “bravura” sono insidiosi, poich‚ soggettivi. Ma non Š solo questo. Ricordo ad esempio alcuni gustosi dibattiti intorno alla parola “pizza“: per alcuni – lombardi – era con la mozzarella, per altri – romani – no. E i primi “Ma come fate a chiamarla pizza!?”, e i secondi “E’ la pizza rossa, buzzurri, tiŠ”. Esperienze diverse che portano ad associazioni mentali diverse.

Se io dico “oggi Š una bella giornata“, voi a cosa pensate?

Tutto e il contrario di tutto, probabilmente. Qui entra in scena la variet… meravigliosa (o sconcertante, a seconda) dell’essere umano. Una “bella giornata”, per alcuni, potrebbe essere una giornata di sole; per altri potrebbe essere una giornata in cui son stati vicini ai loro cari; per altri ancora potrebbe essere una giornata in cui hanno mangiato a sbafo, o picchiato un rivale, o fatto sesso selvaggio; per altri ancora una giornata in cui non l’hanno fatto.

Il messaggio del video dovrebbe essere chiaro a tutti, eppure non Š cos. O meglio, s, lo Š, ma viene percepito da chi lo ascolta in modo diverso – a seconda delle priorit… di ognuno. C’Š chi dice d’essersi commosso, c’Š chi parla dell’inquinamento, chi pone l’accento sul futuro, chi attacca i capitalisti, chi i comunisti, chi fa riferimento al Vangelo, chi insinua che il discorso non sia stato scritto dalla ragazzina, chi vuole conoscere il titolo della musica in sottofondo.

E’ anche per questo, temo, che Š cos difficile avere una buona informazione. L’assoluta imparzialit… Š una chimera: ognuno ci mette del suo. E’ come il gioco del telefono senza fili, con il primo che mormora una frase all’orecchio del suo vicino, che la sussurra a sua volta al suo vicino, e cos via fino all’ultimo, a cui di solito giunge un messaggio completamente distorto. La nostra mente Š strabiliante proprio perchŠ in grado di sviluppare pensieri sull’onda di ci• che riteniamo pi— interessante, opportuno o conveniente.

La lettura d’una semplice notizia pu• quindi divenire fonte d’infinite polemiche tra sottintesi, “tra le righe”, illazioni, falsit…, equivoci. Ogni individuo, insomma, rischia seriamente di vedere solo quel che vuole vedere: a volte perchŠ tramite il proprio background non Š in grado d’andare oltre, altre volte perchŠ gli conviene.

Buona parte del giornalismo di oggi, purtroppo, ne risente, non basandosi pi— sulla cronaca, bens sull’opinione. I media non ti dicono solo la notizia: ti dicono anche cosa ne pensano loro della notizia. Te la colorano, te la infiocchettano, te la abbelliscono o te la imbruttiscono a seconda delle simpatie, delle amicizie o degli interessi. E va a finire che magari ci si chiede chi Š la parrucchiera della ragazzina nel video, invece d’ascoltare cosa ha da dire.

Scritto da Style24.it Unit

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