Kick-Ass: il film sui supereroi “realistici”

Tratto dal fumetto di Mark Millar, KickAss arriva al cinema: leggi la recensione su Blogosfere Spettacoli

È arrivato da noi con quasi un anno di ritardo, ma finalmente ce l’ha fatta. In piena tempesta supereoistica (all’orizzonte Green Lantern, Capitan America e Thor e i reboot di Spiderman e Superman) è sembrato giusto alla distribuzione italiana portare nelle sale del nostro Paese Kick-Ass, il film di Matthew Vaughn, tratto dall’omonimo fumetto di Mark Millar.

L’opera in questione, come tutti sapranno, riprende il concetto del supereroe, del vigilante mascherato per trasporla in un contesto “realistico”. Le virgolette sono obbligatorie perché il realismo del film è simile a quello che si può trovare in uno dei due episodi della saga di Batman curata da Christopher Nolan (in poche parole: escludendo certe forzature gli eventi dei film non sono impossibili, per quanto siano altamente improbabili).

KickAss infatti parte da questo semplice assunto: perché nessuno ha mai provato a essere un vendicatore solitario, un combattente del crimine dall’identità segreta? Dave Lizewski , il protagonista del film interpretato dal convincente e fragile Aaron Johnson (che sembra far parte della scuola Michael CeraJesse Eisenberg), timido studentello adolescente annoiato dalla propria esistenza mediocre, decide di mettersi in gioco: comprata una muta da sub e un paio di bastoni inizierà a pattugliare le strade di New York.

Il primo tentativo gli andrà malissimo, finendo in ospedale per mesi e mesi, ma al secondo otterrà un successo clamoroso, guadagnando sia la tanto agognata celebrità mediatica che le attenzioni della malavita di stampo mafioso e di una vera coppia di supereroi. A questo punto viene introdotto il discrimine “irrealistico” del film: Hit-Girl e Big Daddy, infatti, sono due personaggi troppo sopra le righe per risultare credibili e le loro azioni (sopratutto quelle della bambina) si spingono nel campo dell’improbabilità, dato che presumono un grado di abilità quasi sovraumana.

Detto ciò, e liquidati tutti “i nostri amici fautori della verosimiglianza” (come il grande Alfred Hitchcock era solito chiamare tutti i critici che non comprendevano il nucleo dei suoi film), bisogna constatare che KickAss è uno spettacolo coi fiocchi, che fa felici gli amanti dell’action e dell’umorismo demenziale.

Si tratta di una pellicola iper-vitaminica che ricorda, in chiave minore, quel piccolo gioiellino di Scott Pilgrim vs the World nella capacità di raccontare una storia potenzialmente drammatica con molta ironia, anche piuttosto nera (basta pensare alla descrizione della vita scolastica) e usando un linguaggio cinematografico fresco, veloce e avvincente, che salta da una situazione ad un’altra con grande agilità, senza timore di mischiare materiali diversi.

Un plauso enorme va riservato al regista per la sua eccellente capacità di gestire le scene d’azione: sono tutte girate con estrema precisione, mantenendo intatta la comprensibilità di ciò che accade sullo schermo, spesso con grande virtuosismo e generosità di idee visive (si potrebbero citare quasi tutte: la sparatoria che vede Hit-Girl confrontarsi con i rapitori del padre e di Dave, lo scontro nel corridoio di casa del boss mafioso, la carneficina all’arma bianca in casa dello spacciatore). Il film non lesina in violenza, e il sangue scorre a fiumi, non per nulla la censura ha deciso di vietarlo ai minori di 14 anni. Sicuramente un ulteriore passo verso il realismo, dato che una delle grandi pecche di un film dallo spirito retro (ma dalla forma moderna) quale I Mercenari era proprio quella di usare effetti digitali per il prezioso effetto emoglobina.

In ultimo, ma si tratta di un elemento fondamentale, vanno elogiate tutte le performance degli attori; non solo il già citato protagonista Aaron Johnson, ma anche la grande promessa Chloe Moretz, che vedremo nel remake americano di Lasciami entrare, e quel gigione fantastico che è Nicolas Cage, impegnato ancora una volta in un ruolo sopra le righe cui dona corpo e anima.

Scritto da Style24.it Unit

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