“Mia figlia Teresa ha 12 anni, si Š letta sette libri di Harry Potter e guarda ‘Glee’. Noi avevamo ‘Happy Days‘ che, diciamolo, era una vaccata. Oggi i ragazzi sono svegli e fortunati“.
(Jovanotti intervistato da Tv Sorrisi & Canzoni)
A parte che, detta cos, pare che Jovanotti da piccolo non facesse altro che sorbirsi Happy Days legato ad una sedia stile Arancia Meccanica, rovesciando il discorso Š come se io dicessi: “Ai miei tempi c’erano Indiana Jones, Blade Runner, Stefano Benni e Bim Bum Bam.
Oggi c’Š quella vaccata di Uomini & Donne“.
E’ il ragionamento che Š una vaccata, non Happy Days.
Prendere solo il “meglio” di un’epoca (un meglio sempre relativo) e confrontarlo con il “peggio” di un’altra (un peggio sempre relativo) Š intellettualmente disonesto. Se poi a Lorenzino facesse schifo Happy Days non lo so, ma io preferisco Arthur Fonzarelli a decine di prodotti contemporanei.
Per• le sante polemiche tornano sempre utili, perchŠ pubblicit… non olet.
P.S. = I ragazzini di oggi sarebbero ‘svegli e fortunati’ perchŠ devono smandrupparsi SETTE voluminosi tomi prima di sapere che fine fa un maghetto con gli occhiali? Diobono, se Š cos, seppellitemi tra i miei librigame.
P.P.S. = Nel primo P.S. mi sono limitato ad applicare lo stesso principio usato da Jovanotti: sminuire qualcosa (nel mio caso Harry Potter, una saga eccessivamente sovraesposta ma migliore di tante altre) per consolidare una mia idea.
Intellettualmente disonesto, ribadisco.