John Travolta, Scientology e l’assurda morte del piccolo Jett

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Una triste storia che riporta in auge Scientology.

Un articolo ripreso da La Stampa che vorrei sottoporvi per riflettere sull'umanità, sulle religioni, sulle credenze, sulla morte e… sul potere.

Per trentaquattro anni, John Travolta è stato un seguace della chiesa di Scientology e uno dei suoi volti pubblici più conosciuti. Tom Cruise, che pure nella gerarchia della chiesa sta un gradino sopra di lui, aveva sposato una donna che non ne faceva parte, Nicole Kidman, ma Travolta ha invece scelto Kelly Preston, una fedele.

In onore del fondatore della chiesa, L. Ron Hubbard, che aveva scritto l'omonimo romanzo di fantascienza, Travolta ha anche accettato di produrre e d'interpretare Battlefield Earth, coprendosi d'imbarazzo e di ridicolo. Dunque, la voce che il protagonista della Febbre del sabato sera avrebbe deciso di lasciare Scientology, pubblicata dal Daily Mail e rimbalzata su Internet, va presa con le pinze.

Forse ha solo dei dubbi, di quelli che può avere qualunque persona razionale di fronte alla fede.

Ma le voci persistono. E, considerate le circostanze legate alla tragica morte del figlio Jett, durante le vacanze di Capodanno alle Bahamas, potrebbero rivelarsi vere.

Se i grandi dolori tendono ad avvicinarci alla fede (e certo nessun dolore può essere paragonato alla morte di un figlio), per Travolta è accaduto l'opposto, nel senso che in questi mesi la star si è spesso domandata se, senza Scientology, Jett non sarebbe ancora vivo. Peggio, i correligionari gli fanno pesare il suo dolore, come se, invece che un sentimento naturale, fosse un segno di debolezza.

Jett soffriva di autismo e della malattia di Kawasaki, che causa l'infiammazione delle arterie e dei nodi linfatici. Era soggetto ad attacchi epilettici: una convulsione nella vasca da bagno, che gli ha fatto perdere l'equilibrio e gli ha fatto battere la testa, figura come causa ufficiale della morte.

Il problema è che Jett aveva smesso di prendere il Depakote o gli altri farmaci anti-convulsivi, perché i fedeli di Scientology pensano che queste malattie siano solo psicosomatiche.

State lontano dagli psichiatri, anzi da quei criminali degli psichiatri, dicono. E venite da noi, che con terapie spirituali e fisiche sappiamo come sconfiggere ogni disturbo mentale.

Anche se Cruise è intervenuto in difesa della chiesa, sostenendo che «quando si ammalano i scientologi usano farmaci e si affidano ai consigli e al trattamento dei medici», i Travolta avevano creduto in quelle terapie e avevano cessato di affidarsi alla medicina tradizionale. Proprio questo avrebbe scosso la fede di John negli insegnamenti di Hubbard.

Da anni Travolta vive in una «gated community» in Florida, dotata della sua pista di atterraggio: per lui che adora volare e possiede un 767, è una condizione indispensabile per salire sul suo jet e raggiungere qualunque set o, come accadde a Capodanno, una delle sue case. Ma i vicini dicono che adesso l'attore non esce più, che ogni tanto lo vedono aggirarsi di notte per la pista alla guida di una macchina elettrica, con un aspetto sconsolato e anche con un bel po' di pancetta.

A peggiorare le cose c'è poi il fatto che, mentre secondo la maggioranza degli psicologi e degli psichiatri l'accettazione del dolore è il primo passo per uscire da una tragedia, secondo gli insegnamenti di Hubbard il dolore è invece un sintomo di debolezza che un buon fedele deve saper respingere. Secondo Hubbard il dolore, come del resto l'empatia, sono sentimenti di cui «bisogna disporre tranquillamente e senza pentimenti».

Ora, la chiesa di Scientology non solo avrebbe portato via indirettamente a Travolta il figlio, ma non gli permetterebbe neanche di piangerlo.

È per questo che John starebbe meditando la rottura. Ma è un passo tutt'altro che facile. Per Scientology, l'affiliazione di Travolta, Cruise e altre «celebrities» rappresenta un grande colpo pubblicitario. Se uno di loro dovesse andarsene sarebbe imbarazzante, tanto che per prevenirlo la chiesa non esiterebbe a usare le armi della minaccia e del ricatto.

La macchina del gossip è anzi già entrata in azione con la voce che il babysitter di Jett fosse in realtà l'amante gay del papà.

E in un'intervista a Time, Richard Aznaran, ex responsabile della sicurezza per Scientology, ha detto che il suo leader, David Miscavige, avrebbe fatto spesso riferimento al «comportamento promiscuo e omosessuale» di Travolta