Jane Fonda: “La chirurgia estetica ha sostituito la bulimia”

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

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Jane Fonda, nel corso di un’intervista a Elle Canada, ha raccontato il suo difficile passato e i problemi che ha avuto con il suo corpo.

Per tanti anni, l’attrice è stata risucchiata dal vortice della bulimia e quando è riuscita ad fuggire da questo tunnel è subito stata vittima di un’altra “droga”: la chirurgia estetica.\r\n

Jane Fonda: la bulimia

Jane Fonda, intevistata da Elle Canada, ha parlato del rapporto difficile che ha avuto con il suo corpo. Oggi, con 82 candeline alle spalle, la visione di se stessa non è più quella di un tempo ma il percorso che l’ha portata a questa consapevolezza è stato lungo.

L’attrice ha dichiarato:

Non facevo aerobica per stare bene, ma perché non riuscivo a smettere di vomitare. Sono stata bulimica per decenni e bruciare calorie come una dannata era il solo modo per sentirmi in pace

Jane ha confessato che la sua dedizione allo sport non era dettata da una vera e propria passione, ma dalla smania che aveva di tenere il suo peso sotto controllo.

Dopo il tunnel della bulimia, un’altra “droga” è entrata nella sua vita: la chirurgia estetica.

La Fonda ha raccontato:

Fu un’altra ‘droga‘ che sostituì la bulimia. Sostituii una dipendenza con un’altra e solo ora che ho 82 anni riesco a guardarmi allo specchio e ad accettarmi così come sono, tanto da postare su Instagram anche immagini di me al naturale, a volte anche senza un dente che mi manca da tempo… ma non mi importa più perché ho deciso di smettere di far dipendere la mia autostima dal prossimo intervento di chirurgia plastica

La dipendenza che Jane ha avuto nei confronti della perfezione estetica è andata avanti fino a qualche anno fa, ma ad oggi si dichiara libera dalla ‘schiavitù’ del bisturi.

Jane oggi

Jane ha 82 anni ed è ancora una donna bellissima. La sua scelta di chiudere con la chirurgia estetica non è stata presa a cuor leggero, visto che ammette di essere molto “vanitosa”, ma ha deciso di mostrarsi al mondo per quella che è realmente. L’attrice ha proseguito: “Non posso far finta di non essere vanitosa, lo sono eccome, ma non ci sarà più alcun intervento di chirurgia plastica, non mi metterò più sotto i ferri.

Ho chiuso”. Niente più lifting e nessun altra operazione estetica per la Fonda, che, senza troppi giri di parole, ha ammesso di dover lavorare ancora molto per la piena accettazione di sé.

Devo lavorare ogni giorno per accettarmi per quella che sono e non è facile per me, è una lotta continua perché sono cresciuta in un tempo in cui le donne erano come tante gatte in competizione tra loro, pronte ad abbattersi a vicenda per conquistare l’ammirazione di un uomo. Ma oggi le cose sono cambiate e non c’è limite a ciò che possiamo realizzare se collaboriamo tutte insieme

Nell’ultimo periodo, Jane ha completamente modificato la sua vita e ha deciso di tornare a battersi per gli ideali a cui credeva da giovane. Scende in piazza per manifestare contro il cambiamento climatico – facendosi puntualmente arrestare dalle forze dell’ordine – e non acquista più abiti perché ha intenzione di utilizzare tutti quelli che ha: insomma, l’attrice ha dato una vera e propria svolta alla sua esistenza.

Da giovane avevo grandi ideali e averli recuperati adesso, tornando in piazza a manifestare per ciò che credo mi fa sentire più giovane della chirurgia plastica.

Che messaggio vuole lanciare a quanti si sentono dipendenti dalla chirurgia? Ha ammesso: “Accettatevi perché non basta mai, ogni volta credi di poterti migliorare ancora di più, invece poi ti senti come prima ed è una droga, davvero e l’unico antidoto è iniziare ad accettarsi. So che è difficile, io lo sto imparando solo ora a 82 anni”. Che dire? Meglio tardi che mai.