Isola dei Famosi, un Cecchi Paone in versione orsacchiotto Š meglio di un Mentana in versione House

Una tragedia si è abbattuta sull'Isola dei Famosi. La nostra inviata in Honduras, vittima dei travestimenti per Halloween – non vi dirò mai che abito ha indossato ieri sera la nostra Elisa, anche se qualcuno già lo sa (vi basta fare un giro nei commenti recenti per scoprirlo) -, ha dovuto rinunciare al suo settimanale viaggio tra le torbide acque dell'Isola.

Ma la vera tagedia non è questa. La virtuosa Elisa aveva deciso di registrare la puntata per poterla rivedere con calma questa mattina, offrendo così un resoconto in differita. Nulla da fare, il videoregistratore si è rifiutato di partire: ha sputato fuori un nastro vuoto.

Come fare ora? Prima di tutto serve un corale ringraziamento ad Elisa, che aveva intenzione di sacrificare una mattinata di festa (ma si festeggia oggi?) per informarvi sulle peripezie isolane, in secondo luogo dovremo far riferimento ai commenti dei lettori di Tele dico io. Venitemi in soccorso. Cos'è accaduto ieri?

Da parte mia ho solo avuto modo di vedere Alessandro Cecchi Paone vestito da orsacchiotto. Non ho capito perchè fosse conciato così; e mi fa paura saperlo. Mi affido a voi cari lettori. Aiutatemi a capire. 

Dico piuttosto due paroline sullo speciale dedicato a Dr. House andato in onda ieri sera a Matrix. La parte più interessante è stata la riproposizione della prima puntata (che avevo già visto); tutto ciò che è venuto dopo era a livello di Cecchi Paone vestito da orsacchiotto.

Anzi, no. I servizi erano anche interessanti. L'intervista a Hugh Laurie aveva un suo perchè. A non avere un perchè là dentro erano gli ospiti e il mitico Mentana, che non è riuscito ad approfondire il fenomeno Dr. House per una semplice ragione: un paio di puntate sbirciate non servono a farsi un'idea.

Per non parlare del filosofo Simone Regazzoni, l'unico là dentro ad aver capito qualcosa su House; peccato fosse munito di una personalità troppo debole per poter interrompere la sequela di cazzate che uscivano dai due personaggi in collegamento: Maria Volpe – firma del Corriere della Sera – e il produttore televisivo Pietro Vasecchi.

Ora capite perchè le nostre fiction sono inguardabili e i nostri giornalisti brancolano nel buio?

Quei due fenomeni avevano una sola cartuccia da giocare a Matrix: House come Sherlock Holmes, House come Sherlock Holmes, House come Sherlock Holmes. Un mantra ripetuto all'infinito.

Ah, no. Poi c'era la genialata dell'eroe buono travestito da cattivo. Che menti sopraffine.

Scritto da Style24.it Unit

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