Antonella Elia, novella Candide di Voltaire, si scaglia contro l’ipocrisia dei reality. Come Orlando Portento prima di lei (e triccheballacche).
In una nona puntata che vede l’eliminazione a sorpresa del megafono umano, Guendalina, e la mistica apparizione in studio del Divino Otelma, l’Isola dei Famosi si (ri)scopre reality. Protagonista assoluta in questo senso Š Antonella Elia, novella Candide di Voltaire, personaggio ai limiti dell’ingenuo e proprio per questo in grado di puntare il dito contro ci• che a noi pu• apparire ormai scontato.
Ferita dal comportamento sia di Max Bertolani che di Manuel Casella, rei di non averla salvata pur avendone la possibilit…, Antonella si scaglia contro entrambi, accusandoli senza tanti giri di parole di tradimento. Un momento ad alta gradazione trash che mi ha ricordato l’exploit di Orlando Portento, marito di Angela Cavagna, ai tempi de La Fattoria. Ricordate? Le cammellate, la Juventus, Moggi, i triccheballacche. Metafore ardite per svelare e condannare (a modo suo) le bieche dinamiche da reality.
Antonella non usa bislacche allegorie, Š molto pi— diretta, ma la denuncia, sotto sotto, Š la medesima. Dice la Elia a Manuel: “Lo considero un tradimento. Me ne frego del gioco, l’amicizia Š un’altra cosa. Tu sei solo un traditore. E con questo chiudo ogni rapporto con te”. Poi, sempre pi— stizzita, prosegue: “Fate sempre il gioco, poi parlate dietro, dite esattamente l’opposto di quello che fate: siete solo falsi, falsi come Giuda.
Poveri deficienti, che giocate pensando di vincere. Gli amici sono altri, sono leali, tu (Manuel) stai semplicemente facendo un gioco e sei sleale. E pure tu, Max, sei sleale. Vergognatevi”. E ancora, a Nicola Savino che le chiede come va: “Male, molto male. PerchŠ questo non Š solo un gioco, Š anche amicizia, Š anche lealt…, Š anche smetterla di pigliare per il culo la gente, parlarle male dietro e poi fingersi amici. Sono stufa di quest’ipocrisia dimmerda!”.
Imbarazzo nel Tempio, ovazione del pubblico in studio.
Savino e Manuel cercano di riportarla alla ragione, ma non c’Š verso, la Elia Š un fiume in piena. “Manuel, perchŠ pigli per i fondelli Max e poi nomini me e non lui? Lo pigli per i fondelli dal mattino alla sera e poi nomini me! Tu pigli per il culo, non ti diverti, sei un ipocrita!” E su Max: “Certo, lui pure, dietro dice delle cose e poi salva Andrea. PerchŠ non ha salvato me? PerchŠ? Cosa vuol dire che Š un gioco? Non Š un gioco, Š la vita, siamo esseri umani! Se lui dice certe cose, non pu• andare da Andrea, che giudica in modo negativo, e salvare lei! PerchŠ lo fanno? Che gioco Š?”.
Antonella ha esagerato? Probabilmente s. Stava rosicando? Quasi sicuramente. Poco prima era stata lei, al termine d’una reazione a catena, a dover decidere chi mandar via tra Nina Moric e Jivago Santinni, e il brasiliano – eliminato – ha accettato serenamente la sua scelta. La Elia ha inoltre firmato un contratto, sapeva dove stava andando. Possiamo per• darle torto? Non Š ci• che, bene o male, ciascuno di noi ha pensato almeno una volta guardando questo genere di show? Ci• che ha gridato non Š la sintesi perfetta di un decennio di reality?
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