Bernardo Bertolucci torna al cinema dopo dieci anni da The Dreamers con il film Io e te, nelle sale da giovedì 25 ottobre.
Tratto dall’omonimo romanzo di Nicolò Ammaniti e trasposto con la maestria e la lungimiranza che solo un maestro della sua fattura può vantare, il film è stato presentato fuori concorso al Festival di Cannes, dove ha riscosso grandi consensi.
Consensi e lodi più che meritati poichè il regista settantunenne ha trattato con forza ed eleganza una materia sommariamente indagata dal cinema italiano, quella dell’inquietudine giovanile, non tanto quantitativamente quanto qualitativamente.
La grande cantina di una casa borghese diventa il luogo claustrofobico di due inquietudini che costrette e bisognose di un contatto, recupereranno la dimensione di apertura all’altro.
Lorenzo è un quattordicenne introverso che si rinchiude in cantina fingendo con i genitori di essere in settimana bianca con la scuola. A irrompere e sconvolgere i suoi piani di solitudine, colmata solo dalla musica e da un formicaio acquistato per l’occasione, è Olivia, la sorellastra venticinquenne che cerca di disintossicarsi dall’eroina. Nella misura tutta da costruire di un io fortemente in bilico, la necessità dell’incontro con l’altro diventa una prova difficilissima perché complicata dalle difficili realtà vissute dai giovani protagonisti.
Con sapienza Bertolucci lega tutti i fili, misura i suoni, gestisce i tempi, modula le luci, sceglie due attori sconosciuti e bravissimi (Jacopo Olmo Antinori e Tea Folco) e ci dona un finale aperto seppure pienamente concluso nel fermo immagine di chiusura.
Di forte impatto il tessuto sonoro polifonico (il suono come voce della solitudine) che unisce le musiche originali di Franco Piersanti, alcuni successi internazionali come Sing for Absolution dei Muse e Boys don’t Cry dei Cure, pianti, urla, parole sussurrate e sfocia nell’inedito Ragazzo Solo, Ragazza Sola versione italiana di Space Oddity di David Bowie, testo di Mogol.
E’ così che nella potenza della musica e dell’abbraccio ritrovato tra i due fratelli, Bertolucci ci ripaga dell’asfissia provata in quella cantina e insegna, una volta di più, quale debba essere la profondità dello sguardo e la verità dell’osservazione, costruendo un film molto bello che consiglio di vedere.
GUARDA IL TRAILER
LINK UTILI
Il comandante e la cicogna: trailer trama e cast del film di Silvio Soldini
The Wedding Party trailer: matrimonio a sorpresa per Kirsten Dunst
Cogan – Killing Them Softly: trailer e trama del film thriller con Brad Pitt
Tutti i santi giorni: trailer trama e recensione del nuovo film di Paolo Virzì
On the Road film: trailer e trama del viaggio beat di Kristen Stewart
Taken 2: trailer trama e cast della nuova vendetta di Liam Neeson
Iron Sky trailer trama recensione: il film sui nazisti lunari al cinema
Killer Joe trailer recensione data d’uscita: il film di William Friedkin ora in sala