Integratori alimentari: ecco quali assumere in gravidanza

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La gravidanza è un momento bellissimo e indimenticabile per ogni donna, che durante i nove mesi di gestazione dovrà prestare attenzione non solo al proprio nutrimento, ma anche a quello del feto, che è collegato all’organismo materno tramite la placenta e il cordone ombelicale. Le visite periodiche dallo specialista e le analisi sono fondamentali per monitorare l’andamento della gestazione, e il medico consiglierà sicuramente di curare l’alimentazione affinché i nutrienti siano bilanciati e sufficienti per entrambi. In alcuni casi, potrebbe suggerire l’assunzione di integratori per la gravidanza.

Tra i più diffusi e consigliati da ogni ginecologo, in tal senso, ci sono quelli a base di acido folico. Questa vitamina è così importante da essere prescritta persino in fase preconcezionale a tutte quelle donne che siano alla ricerca di una gravidanza. Solitamente, l’organismo non la produce, quindi va integrata quando vi sia un fabbisogno specifico, come in questo caso. Fa parte delle vitamine del gruppo B e svolge un’azione fondamentale nello sviluppo del condotto neurale del nascituro: è da tale condotto che si formerà la colonna vertebrale di cui l’acido folico garantisce il corretto progredire. L’acido folico contrasterà, quindi, il crearsi di malformazioni precoci quali la spina bifida o l’encefalocele, una condizione in cui il cranio del bambino non si forma correttamente. Solitamente, il dosaggio prescritto è di 5 mg al giorno, che corrispondono a una pasticca, ma sarà il medico specialista a decidere se aumentarlo a seconda dei casi specifici.

Un altro valore molto controllato dai ginecologi in fase gravidica è il ferro: il fabbisogno energetico e calorico di una futura mamma, infatti, aumenta considerevolmente con il passare dei mesi e questo elemento potrebbe essere carente e indebolire così la donna. Inoltre, sul feto una carenza di ferro può portare a un parto prematuro o a una nascita sottopeso. Lo specialista, quindi, seguirà attentamente l’alimentazione della sua paziente anche in questo caso e, se lo ritiene opportuno, potrà prescrivere un integratore a base di ferro e vitamina C. Quest’ultima, gioca un ruolo fondamentale proprio nell’assorbimento del ferro, in particolar modo quello in forma trivalente, meno tollerato dall’intestino. Gli integratori di ferro, spesso, possono però portare a effetti sgradevoli quali acidità o stipsi, quindi sarà indispensabile sempre la comunicazione tra la donna e il medico al fine di riformulare la terapia.

Più in generale, un complesso multivitaminico potrà essere prescritto alla donna in gravidanza che presenti carenze nell’alimentazione o comunque congenite. Il fabbisogno di vitamine e sali minerali può incrementarsi, specie se vi sono parecchi episodi emetici, tipici dei primi 3 mesi di gravidanza: il ginecologo, oltre a suggerire rimedi naturali quali lo zenzero per ridurre l’acidità e la nausea, potrebbe reintegrare gli elementi persi proprio con un multivitaminico, magari completo di DHA. Si tratta degli Omega-3, solitamente presenti nel pesce, e fondamentali per lo sviluppo cerebrale e visivo del feto.

Durante una gravidanza, il corpo della donna subisce delle vere e proprie trasformazioni: l’utero, per esempio, aumenta fino a 1.000 volte di volume per accogliere il nascituro nella sua crescita, e ciò significa che, ad esempio, l’intestino tende a rimanerne quasi schiacciato. Non stupisce, quindi, che il transito intestinale sia compromesso e, difatti, la stipsi è una delle problematiche maggiori che incontra la futura mamma: assumere fibre con l’alimentazione e con l’aggiunta di un integratore, diventa quindi fondamentale.

Infine, per mantenere equilibrata la flora batterica, gli integratori a base di probiotici sono spesso inseriti tra le prescrizioni del medico curante. Ne beneficia l’intero sistema immunitario e il rischio d’infezioni è minore.