Molto diffusa tra le donne con più di 50 anni, l’insufficienza venosa è una patologia che può colpire chiunque.
A causa di un malfunzionamento delle valvole presenti nelle vene o di una lassità delle pareti delle stesse, il sangue non riesce a risalire verso il cuore e si deposita negli arti inferiori, causando inizialmente gonfiore alla parte bassa delle gambe, alle caviglie e ai piedi, oltre a senso di pesantezza e dolore. Con il passare del tempo, se viene trascurata, può portare a complicazioni anche molto gravi; per approfondire l’argomento, ci si può informare sui rischi dell’insufficienza venosa.
Di seguito analizzeremo invece le cause che possono portare all’insorgenza della patologia.
Quando si parla di insufficienza venosa si fa riferimento a un disturbo circolatorio che interessa le vene. Strutturate per spingere il sangue verso l’alto, al fine di riportarlo al cuore, dove viene caricato nuovamente di ossigeno prima di essere rimesso in circolo attraverso le arterie, le vene non funzionano sempre in modo corretto. Può infatti capitare che le valvole presenti al loro interno non riescano a chiudersi del tutto o non si chiudano correttamente, rendendo molto difficile la risalita del sangue dai piedi al cuore.
Le cause del problema non sono note, ma è possibile individuare alcuni fattori che possono favorire la comparsa del problema, nonché il suo peggioramento. Tra questi troviamo:
Oltre a quelli appena visti, vi sono una serie di altri fattori che possono predisporre un soggetto allo sviluppo di insufficienza venosa. Tra questi troviamo l’obesità, le gravidanze, gli squilibri ormonali, l’esposizione prolungata al caldo e alcuni traumi che possono interessare gli arti inferiori.
In caso di gonfiore alle gambe, alle caviglie e ai piedi, dolore e formicolii protratti nel tempo è necessario contattare il proprio medico di base, il quale saprà indicare la cura più adatta alla propria situazione.