In ospedale fa troppo caldo: “Portate un ventilatore da casa”

La denuncia dei parenti di un paziente oncologico, che hanno chiamato i carabinieri, ha fatto scattare un sopralluogo da parte dei tecnici.

All’ospedale di Cecina il caldo è insopportabile, tanto che viene consigliato di portare un ventilatore. La denuncia dei parenti di un paziente oncologico, che hanno chiamato i carabinieri, ha fatto scattare un sopralluogo da parte dei tecnici. 

In ospedale fa troppo caldo: “Portate un ventilatore da casa”

In Toscana c’è un ospedale in cui il personale consiglia ai parenti di portare un ventilatore, perché le temperature sono altissime. A Cecina il problema della scarsa efficacia dell’impianto di condizionamento è conosciuto da tempo, ma non è mai stato risolto. “Sabato hanno ricoverato mio padre, che ha un tumore. Al pronto soccorso non c’erano problemi, la temperatura era giusta. Le cose sono cambiate quando lo hanno ricoverato in medicina. Nella sua stanza non si respira. L’ho fatto presente al personale e mi hanno suggerito di prendere un ventilatore” ha raccontato Maria, che vive a Firenze. 

La donna e il marito hanno contattato i carabinieri, che hanno prospettato un intervento dei Nas. Maria è tornata in ospedale e ha parlato con i responsabili del reparto. “Il personale è stato molto gentile. Mi hanno detto che l’aria condizionata non è completamente rotta ma che non funziona bene in tutte le degenze, in particolare in alcune stanze. Dopo le mie proteste, e la chiamata dei carabinieri, hanno anche fatto venire dei tecnici e mi devono poi dire come è andato il loro sopralluogo” ha raccontato. 

Il problema all’ospedale di Cecina è noto

L’ospedale di Cecina è recente, la sua costruzione risale al 1998. Non dovrebbe avere problemi strutturali. “Eppure mi hanno detto che la situazione è sempre stata questa. E quando ho parlato con altri parenti anche loro si son lamentati della situazione. ‘Allora fate qualcosa’, ci hanno suggerito alcuni dipendenti. Evidentemente la situazione è molto dura anche per loro, che lavorano qui tutti i giorni” ha aggiunto la figlia dell’uomo ricoverato. La direzione ha aggiunto che non avrebbero dovuto chiedere di portare un ventilatore, anche per una questione di sicurezza. Si tratta di apparecchi elettrici e non possono essere portati all’esterno. “Mio padre sta male e non può essere trasferito, lo hanno detto anche i medici. Spero che trovino una soluzione perché non si può stare in ospedale, in quelle condizioni di salute con la temperatura altissima. Non l’ho misurata ma fa caldo, come in una stanza senza condizionamento su cui batte il sole di questo periodo” ha aggiunto la donna. 

Scritto da Chiara Nava

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