Il “marchio” dell’Isola dei famosi

Il logo dell'Isola dei famosi, come tutti i marchi che identificano un programma televisivo, è congegnato in modo da catturare l'attenzione del telespettatore.

Ma quanti conoscono l'alchimia architettonica che sta dietro a un simbolo visivo di così grande impatto comunicativo? Quanti sanno quali "criteri di costruzione" adotta il logo dell'Isola per orientare la percezione del telespettatore?

Il regista e art director Fausto Crepaldi spiega nel dettaglio come sono organizzati i suoi elementi costitutivi (percorso assiale), come sono disposte le lettere (lettering), come è costruita la prospettiva in modo da attrarre interesse al suo interno, e come sono scelti e dosati i colori.

C'è Logo e Logo.

Fausto Crepaldi

Il logo de "L'isola dei famosi" è ormai parte integrante e quindi carattere distintivo della Seconda Rete Televisiva. La presenza di un logo rafforza e istituzionalizza l'esistenza dell'altro, connotandolo fortemente…

Che caratteristiche deve quindi avere un logo ben fatto ed efficace?

Gli elementi fondamentali da tenere in considerazione, oltre le altre ormai ben conosciute regole di composizione grafica, sono tre:

1) Percorso assiale

2) Lettering leggibile e identificabile

3) Prospettiva esocentrica o endocentrica.

Percorso assiale:

Per quanto riguarda il percorso assiale, ricordiamo che esso fa parte delle cosiddette categorie topologiche ed è usato quando l'oggetto di interesse visivo è collocato al centro di una composizione di colore neutro.

Questa è la soluzione ottimale quando si vuole concentrare immediatamente l'attenzione su un unico concetto basilare (esempio Japan flag).

Osservando i loghi del GF e dell'Isola, è evidente che entrambi (figure basico/simmetriche del cerchio e del quadrato) utilizzano tale percorso, che è antitetico all'altro, quello sequenziale, per il quale l'occhio tende a seguire un percorso a Z, dall'alto a sinistra al basso verso destra.

E' usato quando l'autore intende guidare lo sguardo del suo destinatario attraverso una serie di elementi per far sì che il messaggio arrivi dopo aver, per così dire sommato, un certo numero di concetti visivi.

Lettering leggibile e identificabile:

[Le lettere diventano esse stesse segni grafici]

Riguardo al secondo punto, osserviamo che le lettere che compongono il titolo della trasmissione, diventano esse stesse segni grafici, con una ben particolare connotazione (un po' quello che succede con Coca Cola o con Nutella).

Divenute parte del logotipo (formato da marchio grafico vero e proprio e da testo di accompagnamento), formano una sorta di metatesto abbozzato quando, nel logo dell'Isola, minimizzano i termini più comuni ("L'" e "dei"), per evidenziare ISOLA e FAMOSI.

Tra l'altro il logo diventa una sorta di "timbro" dell'isola.

Prospettiva esocentrica o endocentrica

Infine, vi è il terzo punto che considera la prospettiva endocentrica o esocentrica del logo, ovvero la sua capacità di attrarre interesse al suo interno o di proiettare energia all'esterno.

Per essere più chiari: lo scopo dell'isola dei famosi è quello di fare identificare lo spettatore con i naufraghi,di farlo diventare quasi naugrafo egli stesso, entrando all'interno dell'isola e vivendo in seconda persona i patimenti dei protagonisti.

Il logo esprime tale scopo, catturando l'attenzione verso il suo interno, in cui appare l'icona dell'isola estremamente stilizzata.

Uso dei colori

A questo terzo punto si aggiunge un corollario, ovvero l'osservazione dell'uso delle categorie cromatiche e dei contracontrasti…

Nel logo dell'isola sono presenti colori "caldi", che stimolano il sistema simpatico che, com'è noto è quello preposto alla regolazione degli stimoli di sopravvivenza, emozione, pericolo, eccitazione e che sono il rosso, il giallo, e i loro derivati quali l'arancione.

Il logo vuole evocare l'idea di vivere emozioni, pericoli, sfide…

Ecco come, con pochi abili accorgimenti, si costruiscono loghi così esplicativi e comunicativamente efficaci, capaci di evocare il concept del programma trasmesso e tali da creare artefatti comunicativi sintetici e pregnanti.

Fausto Crepaldi
(L'intero articolo si può leggere da pagina 16 di questo numero di QC2-Quaderni di Comunicazione, che si può scaricare in PDF qui : comprende anche un'analisi del logo de Il Grande Fratello, che qui ho tralasciato per centrare l'attenzione sul reality di Rai Due)

Scritto da Style24.it Unit

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