Il Festival di Sanremo è un romanzo: Mondadori presenta “Infinita Notte”, racconto sul backstage della rassegna

E' nato il nuovo format editoriale del "romanzo televisivo"?

Alessandro Zaccuri ha scritto Infinita Notte, un racconto ambientato al Festival di Sanremo, uno dei pochissimi che ha come cornice un evento televisivo.

Mondadori lo lancia venerdì 16: se avrà successo, statene certi, anche i programmi del piccolo schermo saranno "prodott lunghi" come lo sono certi film per il Cinema riciclati in versione di libri e videogiochi (o viceversa).

I precedenti letterari del genere sono pochi.

Parecchi anni fa, ricordo di aver letto un giallo a puntate sull'Espresso di Corrado Augias su un delitto consumato in uno studio televisivo.

Anche Zaccuri, come Augias, è un volto tv ed uno scrittore di professione: Conduce Il Grande Talk su Sat 2000, simile a Tv Talk della Rai, e due anni fa è stato finalista al Premio letterario Campiello .

Ogni capitolo di Infinita Notte ha il titolo di una canzone di Sanremo.

"Magari – spiega lui stesso- quelle canzoni avevano dentro altro. Come il Festival stesso. Cito il risvolto: 'E' la metafora perfetta di un Paese imperfetto'. A Sanremo succede tutto in una unità di spazio e di tempo. Si compiono grandi destini, incombono le svolte, poi magari accadono e magari no, ma sono lì. E' un calderone di opportunità e può anche succedere che uno ci si trovi dentro senza esserne sfiorato. Il Festival è eliminazione, sofferenza. E se la scampi: felicità. Se ho ambientato un romanzo cattolico a Sanremo è perché il cattolicesimo deve stare nella realtà, nel qui e ora. Il Festival è realtà, la televisione è realtà".

L'autore ha avuto l'ideadel libro durante la sua esperienza di giornalista di avvenire nella sala stampa del Festival:

"Quel che mi è rimasto impresso è la stampa, con le sue gerarchie immutabili e i suoi giudici inflessibili. La truppa degli autori. Le ragazzine che, davvero, a diciassette anni si acccalcano per l'autografo. Come autore cerco di empatizzare con tutti quanti, di non essere ideologico".

Luciano Traversa, blogger di Tv Blog, anticipa su D mag intreccio e protagonisti del romanzo , che definisce "una storia di finzione chediventa metafora tagliente di una contemporaneità calata nelle logiche dello showbiz"

Scrive sul magazine on line :

C'è Gualtiero Ricasoli, dirigente Rai temutissimo, eppure terrorizzato dall'idea che il figlio possa metterlo in imbarazzo. Oppure il rapper Gabo, figlio di Gualtiero, che moltiplica provocazioni e colpi di scena, esibendosi in acrobazie urbane e nascondendosi sotto una girandola di pseudonimi. E' lui a scrivere Infinita notte, canzone che ha lo stesso titolo del libro: Gualtiero non ci crede ma che sa che funzionerà.

Però ci sono anche Francy e Vanessa, adolescenti giudiziose e bruttine scese dalla provincia per innamorarsi proprio di Gabo e della sua musica. E poi c'è Miles De Michele, il manager italoamericano che per la prima volta in vita sua si perde nei meandri della violenza e del desiderio a causa di Jeanne, la bellissima ragazza di Mauritius capace di incantarlo con l'accento francese e la competenza sul martirio di Giovanna d'Arco.

Dietro Jeanne, però, c'è Viktor, faccendiere della nuova Russia, e dietro Viktor c'è Babushka, la grande vecchia nelle cui vene scorre il sangue di regine e imperatrici. Se ancora non bastasse, ci si potrebbe mettere al seguito di Raffaele Maria Ferri, diventato scrittore di successo – lui, figlio di un tranviere – grazie a un libro sui tassinari romani: cooptato come autore al Festival di Sanremo, si trova a districarsi fra le richieste del Conduttore e le trame ordite da Miriam, "la Cascella", depositaria di ogni segreto dello show-biz.
Vedi la scheda di Infinita Notte

Scritto da Style24.it Unit

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