Il Diavolo è un Format televisivo

"La televisione alimenta un'inconsapevole attesa messianica", ovvero l'attesa del ritorno di Gesù Cristo tra noi.

La felice metafora  del "bello della diretta", dell'ansia da novità che ci tiene legati al piccolo schermo con la speranza che succeda qualcosa di inaspettato è del filosofo Manlio Sgalambro, paroliere di Franco Battiato.

Se il ritorno del Messia, "imprevisto degli imprevisti", non è documentabile, l'incontro col Diavolo va invece in onda su alcune Web Tv cattoliche.  

Si tratta della miniserie Your Good, a cui partecipa anche l'esorcista della Diocesi di Roma , padre Gabriele Amorth.

Il quale racconta come identifica il Maligno e come lo combatte.

"Vado in una chiesa nel centro di Roma, una parrocchia che durante il giorno rimane chiusa e faccio gli esorcismi forti. Ci sono sempre sette, dieci persone che mi aiutano, e c'è un piccolo letto. A volte dobbiamo legare le persone o semplicemente tenerle".

Il metodo più efficace per terrorizzarlo, spiega a Zenit, è invocare la Madre di Cristo.

"In un'occasione un mio amico esorcista chiese al demonio che cos'era ciò che più lo feriva della Vergine, perché sentiva tanta avversione. E gli rispose: 'Perché è la più pura di tutte le creature ed io sono il più immondo, è la più obbediente di tutte le creature ed io sono il più ribelle, è Colei che non ha mai commesso neanche il più piccolo peccato e per questo mi sconfigge sempre'".

Un programma televisivo che ci sveli l'identità di Dio non l'hanno ancora fatto: mi sembra una delle prove migliori della sua esistenza.

Padre Amorth ha invece con il diavolo la stessa familiarità che si può avere con una suocera…

Ad occhio e croce, il mio intuito telogico mi rassicura: il diavolo è un bel format da guardare qui e nulla più…   

Scritto da Style24.it Unit

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