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E tutto questo mentre i nostri dati personali viaggiano in giro per la rete come se avessero un biglietto open bar. Un dettaglio che, però, sfugge a molti, è che sebbene da un po’ di anni la privacy sia pressoché un sogno, la sicurezza rimane fondamentale. E per mantenerla basta molto meno di quanto si possa immaginare.
Ogni giorno online lasciamo una miriade di piccoli briciole che, sommate, raccontano storie incredibili:
Tutte queste informazioni sembrano innocue, ma insieme costruiscono il tuo profilo digitale e raccontano praticamente tutto di te. Le tue abitudini, i tuoi interessi e le tue preferenze.
La risposta breve a questa domanda è: no, non letteralmente. Quello che succede è che tra le autorizzazioni richieste dalle app che scarichi c’è l’accesso a dati quali la posizione, il Wi-Fi, e i dispositivi vicini. Se ti è mai capitato di vedere post o banner mirati, la ragione è proprio questa: gli algoritmi utilizzano dati simili per “indovinare” quali contenuti e prodotti potrebbero interessarti.
L’accesso alla posizione avviene anche in maniera indiretta. Ad esempio, non hai autorizzato TikTok a vedere la tua posizione e i dispositivi vicini, eppure trovi, accanto alla pagina dei Per Te, una dedicata a post della tua città o provincia. Com’è possibile? Beh, anche senza accesso diretto, l’app può stimarla incrociando dati come Wi-Fi vicine, torri cellulari, e trend locali. È ancora più facile se hai la posizione del telefono attiva magari perché devi mantenerlo collegato al tuo smartwatch.
Ogni volta che apri un account, devi fornire tutta una serie di informazioni che vengono sparse su Internet e possibilmente vendute a terze parti a scopo commerciale. Sì, quelle chiamate e email di spam che ricevi sono perlopiù causate proprio da questo.
Per ridurre i rischi, strumenti come lo SPID vengono in aiuto. Il Sistema Pubblico di Identità Digitale è uno strumento creato dallo Stato Italiano per facilitare l’accesso online ai siti della pubblica amministrazione. Tuttavia, oggi può essere usato per una varietà di piattaforme:
La parte più complicata è scegliere l’identity provider e ottenere un appuntamento. Per il resto, accedere con lo SPID è facile quanto bere un bicchier d’acqua. Non devi inserire i tuoi dati personali, bastano username e password dello SPID.
Per limitare i rischi e proteggere la tua identità digitale nel modo migliore possibile, è bene assumere alcune abitudini essenziali. In particolare, dovresti:
Infine, una cosa che molti ignorano è che non dovresti usare un unico indirizzo email per tutto. Te ne servono almeno 4:
Se vuoi la massima privacy, crea un quinto indirizzo email: quello da “buttare via”. Lo userai per siti che non ritieni sicuri e per tutte quelle iscrizioni che fai sapendo già che finiranno per sommergerti di newsletter, promo e spam. Naturalmente tutti questi indirizzi non devono somigliarsi tra loro e non devono assolutamente avere la stessa password.