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Il nuovo adattamento di Frankenstein, diretto da Guillermo del Toro, rappresenta un’impresa ambiziosa che mira a reinterpretare il classico di Mary Shelley, un romanzo che ha affascinato generazioni.
Con un cast eccezionale e una visione artistica unica, questo film si propone di portare freschezza a una storia che è stata raccontata innumerevoli occasioni. In questo articolo, vengono analizzati i personaggi principali e le differenze rispetto all’opera originale.
Il protagonista Victor Frankenstein, interpretato da Oscar Isaac, è un giovane scienziato tormentato dalle proprie ambizioni. La sua ossessione per l’immortalità e la creazione della vita conduce a conseguenze inaspettate.
Isaac, noto per i suoi ruoli in produzioni come Star Wars e Moon Knight, offre una rappresentazione di Victor complessa e vulnerabile, fornendo al pubblico una nuova prospettiva su questo personaggio classico.
La figura della creatura, spesso erroneamente identificata con il nome di Frankenstein, è interpretata da Jacob Elordi. Questo nuovo adattamento esplora la sua evoluzione e il suo percorso di auto-scoperta, un viaggio che lo porterà a confrontarsi con la propria esistenza e con l’umanità.
Elordi, noto per il suo lavoro in Euphoria e The Kissing Booth, offre una performance che combina vulnerabilità e forza.
Una delle modifiche più significative riguarda il personaggio di Elizabeth, ora interpretata da Mia Goth. Nella versione originale, Elizabeth è l’amata di Victor, ma nel film di del Toro diventa la fidanzata di William, il fratello minore di Victor. Questo cambiamento crea una dinamica interessante e complessa, rendendo la storia più intrigante e sfaccettata.
Il personaggio di Herr Harlander, interpretato da Christoph Waltz, rappresenta un’importante novità nella trama. Questo ricco benefattore di Victor introduce elementi inediti, rivelando motivazioni e ambizioni che influenzano lo sviluppo della storia. Waltz, vincitore di due premi Oscar, conferisce un carisma unico a questa interpretazione.
Tra gli aspetti più affascinanti di questo film vi è il lavoro della costumista Kate Hawley, che ha realizzato un’estetica visivamente potente.
I costumi riflettono un’epoca sia moderna che storica, caratterizzati da colori vibranti e dettagli elaborati che si distaccano dai tradizionali stereotipi vittoriani. Hawley ha scelto di evitare i cliché, trasportando il pubblico in un mondo visivamente stimolante e affascinante.
Il colore riveste un ruolo fondamentale nell’estetica del film. Hawley ha impiegato tonalità vivaci per rappresentare le emozioni e le tensioni tra i personaggi. Ad esempio, il rosso associato alla madre di Victor crea un collegamento simbolico con la vita e la morte, evidenziando l’intensità delle relazioni familiari.
Ogni costume è progettato per raccontare una storia, rivelando dettagli sulla personalità e il destino dei personaggi.
Il film di Guillermo del Toro non si limita a essere un adattamento di un classico della letteratura, ma si configura come un’opera che invita il pubblico a riflettere sulla condizione umana, l’ossessione e le conseguenze delle proprie scelte. Con un cast stellare e una visione artistica innovativa, Frankenstein si preannuncia come un’esperienza cinematografica coinvolgente e memorabile.