Grazie Silvio: con la tua denuncia adesso anche il pubblico televisivo sa delle dieci domande di Repubblica

Proprio quando pure Repubblica si stava cominciando a stufare di pubblicare quotidianamente le famose dieci domande al premier, proprio quando grazie alla censura dei telegiornali l'opinione pubblica si stava dimenticando degli scandali sessuali, che cosa si inventa Silvio Berlusconi? Una denuncia al quotidiano diretto da Ezio Mauro che non solo appare come l'ennesimo atto di intimidazione nei confronti della libera stampa, ma che soprattutto riporta al centro del dibattito pubblico quel groviglio di bugie, favori sessuali, ricatti e raccomandazioni che ha messo a dura prova la tenuta del governo negli ultimi tempi. Un'operazione davvero brillante, non c'è che dire.

La cosa buffa è che le ormai celebri dieci domande di Repubblica, finora mai direttamente citate dai telegiornali di regime, grazie alla querela del presidente del Consiglio sono entrate di prepotenza nei titoli dei notiziari, ovviamente senza che se ne svelasse il contenuto ma di questi tempi è già qualcosa. Chissà poi che anche ai più irrecuperabili teleipnotizzati non venga la curiosità di leggere questi misteriosi quesiti, che in un paese normale – è il caso di puntualizzarlo – ogni giornale o tg avrebbe rivolto al premier già da tempo.

Ma non basta: non contento il Cavaliere, per bocca del fido avvocato Ghedini, annuncia di voler denunciare mezza stampa estera, giusto per togliere qualsiasi dubbio all'opinione pubblica mondiale che ormai lo vede come una specie di vecchio dittatore debosciato. Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere.

P.S. Per la cronaca, queste sono le dieci domande di Repubblica. Lo so che le conoscete già, ma chissà che Berlusconi non denunci anche me e mi regali un bel po' di pubblicità gratuita.

Scritto da Style24.it Unit

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