Grande Fratello: la Scienza nobilita le tette di Cristina

Un aiutino a Il Grande Fratello? Ma sì, dai!

Il prossimo numero del mensile Airone divulga una notizia sul reality della Endemol.

Nuova, direte voi, visto che è una notizia!

No, vecchia come il cucco ma rivestita a festa per nobilitare il programma più brutto della tv.

L'ottimo periodico di Cairo Editore (lo apprezzo sinceramente, perchè lo leggo) informa così che l'inventore del format The Big Brother, l'olandese John De Mol, si ispirò ad un test scientifico della Nasa, Biosphere 2, per creare il suo reality.

L'annuncio dell'articolo mi ha colpito perchè Format ha dedicato all'esperimento in questione il suo primissimo post, risalente a più di tre anni fa.

Vi consiglio di leggerlo perchè contiene anche il link al sito ufficiale dell'esperimento. (La ricostruzione di Format contiene in effetti anche una imprecisione: The big brother non è il primo reality della tv, il primato spetta all'Isola dei famosi, a cui ho dedicato questo Speciale )

Airone è e rimane una valida testata.

Ma perchè deve degradarsi a fare le "markette scientifiche" alla tv trash?

L'inchiesta su Biosphere 2 e sul backstage de Il Grande Fratello mi ricorda quelle indagini eseguite dall'Università di Napoli che concludono che la pizza margherita ha straordinarie qualità curative.

Purchè sia preparata solo con ingredienti campani, ovvio!

Ho l'impressione che la Scienza perda un po' di credibilità se sponsorizza il pomodorino San Marzano e le tette di Cristina Del Basso…

Ecco in ogni caso cosa si può leggere nel numero di Airone in edicola fra pochi giorni.

Milano, 6 mar. (Adnkronos) – Altro che ''il peggio del peggio del trash che la Tv possa offrire'': il 'Grande Fratello' ha origini nobilissime.

A ispirarne la nascita all'olandese John De Mol, oggi patron dell'Endemol, che produce il popolarissimo format e' stato un progetto della Nasa.

A svelare tutti i segreti della 'casa di vetro' e' il mensile Airone, diretto da Andrea Biavardi, nei prossimi giorni in edicola, che ha condotto una vera e propria inchiesta su questa trasmissione-fenomeno che solo in Italia viene seguita da una media di oltre 6 milioni e 500 mila spettatori.

A colpire la fantasia di De Mol, l'ormai celebre e multimiliardario inventore del ''Grande Fratello'', fu l'esperimento Biosfera 2, creato nell'ambito del programma americano per mandare l'uomo su Marte.

I partecipanti dovevano vivere per un lungo periodo (520 i giorni necessari per il viaggio) all'interno di un'enorme struttura posizionata nel deserto dell'Arizona, monitorati 24 ore su 24.

Il progetto falli' a causa dei litigi e dell'impossibilita' di ricreare all'interno della struttura una vera e propria biosfera.

Ma da qui nacque l'idea del format, che vide la luce nel 1999, il 16 settembre, e che da allora ha mietuto successi in tutto il mondo.

L'inchiesta smentisce poi la leggenda che vorrebbe la presenza di copioni cui gli inquilini dovrebbero attenersi.

Assolutamente falso, il segreto per rendere appetibile la visione degli inquilini sta nei casting che portano alla loro selezione. Grande Fratello e' infatti un'azienda che non si ferma mai: dietro le quinte vede un team di 160 operatori, tra cui 21 registi, 26 addetti alla produzione, 14 redattori, 9 autori, 8 fotografi, 4 attrezzisti, 5 scenografi, 12 cameraman e 9 tecnici, divisi su tre turni.

Ma il grande lavoro, come ha svelato ad Airone uno degli autori, Omar Buriki,'' e' proprio nella fase di casting: per le 9 edizioni, infatti, sono stati provinati 150 mila aspiranti, con un tour di selezioni che parte 7 mesi prima della prima puntata e che vedono la presenza di un autore, un redattore e uno psicologo. La rosa si riduce a 50 candidati e quelli piu' interessanti vengono esaminati anche 5 volte''.

Il segreto per entrare nella casa, un sogno che malgrado siano pochi ad ammetterlo, visto il successo del programma appartiene a moltissimi? Rispondono gli esperti su Airone: ''Servono personaggi stereotipati, che interpretino un ruolo preciso. L'obiettivo e' offrire una gamma ampia di concorrenti per dar vita a storie forti, per immedesimarsi nei personaggi e provare emozioni''.

Scritto da Style24.it Unit

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