Il costoso vizietto di certi artisti…
Dev’essere il cruccio di ogni musicista, quello di scrivere ogni volta dei brani che esprimano melodie sempre nuove originali quando alla fin fine le note utilizzabili sono solo sette (semplificando molto il discorso e lasciando perdere tecniche di composizioni alternative come la dodecafonia).
E se poi, nei tanti ascolti che un autore affronta tutti giorno, si dovesse rinvenire un’idea, un arrangiamento, un riff particolarmente efficace… non è forse un peccato non riutilizzarli condannandoli all’oblio?
Probabilmente è quanto ha pensato il cantautore belga naturalizzato australiano Gotye (nome d’arte di Wouter Wally De Backer) quando nel suo terzo album Making Mirrors ha inserito la canzone Someboy That I Used To Know, divenuta un successo planetario di dimensioni colossali (giusto per intenderci stiamo parlando di un pezzo che ha totalizzato 400 milioni di visualizzazioni su You Tube).
È infatti saltato fuori, grazie alla segnalazione del quotidiano francese Metrò, che l’ispirazione compositivo del cantante non è arrivata idealmente dall’Iperuranio, ma in modo più prosastico da un’altra canzone. Si tratta del brano del 1967 Seville di Luiz Bonfà, tra i maggiori autore del genere della bossa nova brasiliana insieme ad Antonio Carlos Jobim. La somiglianza tra le due composizioni è notevole e si intuisce fin dalle prime note, per esplodere poi nell’identico fraseggio di chitarra.
Gotye tuttavia ha mostrato grande eleganza dichiarando la propria colpevolezza e ha immediatamente staccato un primo assegno da un milione di dollari agli eredi di Bonfà, cui seguirà il versamento del 45% delle royalties prodotte del successo discografico, sicuramente destinato a essere ascoltato e utilizzato dai vari media per molto tempo.
Per una volta una disputa in cui entrambe le parti possono dirsi soddisfatte!
Foto: Getty Images
La canzone incriminata
La canzone originale