Giovanni Floris da Ballarò a governatore della Sardegna

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Giovanni Floris, il conduttore di Ballarò, potrebbe essere il prossimo candidato del centrosinistra al governo della Sardegna

Girano voci sempre più insistenti che raccontano di un Partito democratico in pressing su Giovanni Floris, l’arcinoto conduttore di Ballarò, per convincerlo a candidarsi alla carica di governatore con il centrosinistra, alle prossime elezioni regionali in Sardegna.

Il giornalista avrebbe già incontrato più volte il segretario Bersani e dunque non avrebbe opposto un secco rifiuto alla proposta, anzi si starebbe ragionando sulle modalità della “discesa in campo”.

Ora, se dovessi seguire una certa inerzia demagogica, potrei fare il finto scandalizzato sui volti televisivi che vengono cooptati dalla politica per sfruttarne la popolarità (e passare all’incasso elettorale) a prescindere dalla loro competenza e dal loro curriculum. Ma non farò nulla di tutto questo, per almeno due ragioni.

La prima è che la mediatizzazione della politica, che impone una selezione dei candidati basata anche e soprattutto su telegenia e capacità di comunicare, è ormai una realtà consolidata a cui è impossibile sfuggire. La seconda è che, per la nostra misera politica nazionale, il passaggio dalle veline ai giornalisti è pur sempre un passo avanti, e Floris ha anche una solida preparazione economica che certo non guasta.

Poi ha ragione anche chi, come Vito Biolchini sul suo blog, avverte del pericolo di candidare corpi estranei all’interno della coalizione e insiste sul modello Zedda (il trentacinquenne sindaco di Cagliari sorpresa delle ultime elezioni amministrative).

Del resto i giornalisti – divi del piccolo schermo prestati alla politica (Lilli Gruber, Michele Santoro, Piero Badaloni, David Sassoli, Piero Marrazzo eccetera) non hanno certo entusiasmato, e son quasi tutti tornati al vecchio lavoro.

Comunque vada a finire, non credo che per vincere l’attuale governatore di centro-destra serva un Obama sardo (per la cronaca, Floris non è neppure nato sull’isola) ma semplicemente una persona presentabile. Del resto il fallimento del governo della Regione è sotto gli occhi di tutti i sardi; in questo senso almeno una menzione la merita il programma di “tirocini formativi” messo in piedi per giovani laureati e diplomati: un modo esemplare per sfruttare secondo le peggiori prassi schiaviste chi non ha un lavoro e regalare soldi e lavoro gratis alle imprese (qua un bell’approfondimento dell’Espresso).

(In foto: Giovanni Floris).